In merito al Regolamento europeo n. 982 del 2019, relativo alle disposizioni per la pesca nella zona di applicazione dell’accordo CGPM (Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo), che di fatto limita le zone di pesca nel Canale di Sicilia, occorre fare chiarezza.
“Apprendo a mezzo stampa di alcuni incontri avvenuti a Licata sul Regolamento, e della proposta di tavolo tecnico con l’Assessore regionale- afferma l’eurodeputata Annalisa Tardino, membro della Commissione Pesca del Parlamento europeo-. Vorrei chiarire che già la scorsa domenica ho ricevuto i rappresentanti della marineria licatese, e non appena giunta a Strasburgo ho avviato una serie di incontri volti a chiarire quanto accaduto durante l’iter di approvazione nella scorsa legislatura ma, soprattutto, in stretto contatto con il Governo, a cercare delle soluzioni concrete e praticabili”.
“La norma, che si applica al nasello e al gambero rosa – continua l’eurodeputata del Carroccio- è stata approvata dal Parlamento europeo nella scorsa legislatura con il voto favorevole del PD e di Forza Italia, l’astensione del Movimento 5 stelle, e con la sola opposizione cosciente degli europarlamentari della Lega, gli unici che avevano previsto le conseguenze negative del provvedimento. Stiamo lavorando, insieme all’On.le Lorenzo Viviani e con l’ausilio dei funzionari del Ministero, all’individuazione di possibili soluzioni, intervenendo nella fase esecutiva del Regolamento sul Mediterraneo occidentale, che si applica alle specie demersali, e che prevede la possibilità di chiedere delle deroghe in via attuativa”.
“Ieri Carmelo Pullara, che come è noto ha sostenuto Forza Italia alle scorse europee, porta i pescatori in Regione da un Assessore esponente dello stesso partito che ha dimostrato di non tutelarli al momento del voto, sostenendo una proposta scellerata per le nostre marinerie. Oppure ritiene che un regolamento di matrice europea, che recepisce una raccomandazione FAO, quindi internazionale, possa essere modificata da Edy Bandiera? Noi siamo l’unico partito che non prende in giro i pescatori, indicendo riunioni inutili, e che ha mostrato con i fatti il contrasto a questo provvedimento, che comporta conseguenze gravissime per i pescatori nel Canale di Sicilia. Con la stessa serietà, adesso cercheremo di adottare le misure più appropriate a loro sostegno”, conclude l’eurodeputata siciliana”.