Una Nota Stampa del Delegato SIB (Sindacato Italiano Balneari) di Confcommercio Agrigento, Arch. Gero Niesi.
Un settore in apprensione per un futuro lavorativo incerto. La misura è veramente colma e adesso bisogna far sentire la propria voce ancora più forte, andando a Roma. Purtroppo l’inerzia e i ritardi delle Istituzioni Nazionali ci costringono alla mobilitazione.
L’appuntamento è giovedì 11 aprile, in piazza Santi Apostoli, per incalzare le istituzioni nazionali a legiferare con urgenza una nuova norma a tutela della balneazione attrezzata italiana.
Sciaguratamente, la balneazione attrezzata italiana continua ad essere vittima dell’assenza di atti concreti ed efficaci, che ha creato una situazione insostenibile per tutto il settore del turismo balneare. Se non ci saranno interventi decisivi e immediati, ci troveremo con tante imprese del settore destinate a chiudere, provocando un danno anche sull’occupazione, così come, in generale, sull’economia delle nostre comunità, che del turismo balneare e del suo indotto ne fanno un importante volano di sviluppo.
Il limbo di incertezze, derivante dalle problematiche normative legate all’applicazione della Direttiva Bolkestein, non deve diventare causa della disfatta dei balneari, perché sarebbe un dramma per tutto il sistema turistico.
Questi sono i motivi che porteranno tanti balneari, anche dalla nostra provincia, ad andare a Roma e manifestare la propria apprensione lavorativa.
Quella del prossimo 11 Aprile, sarà una manifestazione per gridare, in maniera corale, la preoccupazione di ogni singolo balneare d’Italia, che deve ritrovare la propria serenità.
“Le strutture balneari – dichiara Gero Niesi, Delegato SIB Agrigento – sono un patrimonio economico ed identitario per tutti e siamo certi che il fattivo coinvolgimento di tutti, darà una doverosa ed opportuna valorizzazione ad una battaglia così importante e delicata. Ci auspichiamo che le istituzioni ascoltino il nostro accorato appello e diano le risposte adeguate ad un comparto importante qual è quello dei balneari”.
Il turismo balneare, insieme al vasto indotto, ogni estate è fonte di sostentamento per centinaia di famiglie, su tutto il litorale agrigentino, oggi, più che mai, serve che ognuno faccia la propria parte cercando di mitigare al massimo ogni tipo di disfunzione e garantire al meglio la fruizione di ogni servizio legato alla balneazione. In tal senso è necessaria una civile collaborazione fra tutti per favorire il rispetto delle regole e dei diritti. La sfida da vincere, come ogni anno, è portare le nostre coste al centro del panorama turistico.
Sull’onda di questo movimento di protesta e nell’ottica di tutelare le aziende balneari, Gero Niesi chiede a tutte le Amministrazioni Comunali, ricadenti sulla costa agrigentina, di attuare quello che la normativa li chiama da tempo a fare, a prescindere da quale sarà la futura normativa sul rilascio delle concessioni demaniali, ossia dotarsi dei cosiddetti “Piani spiagge”, la cui assenza, di fatto, blocca qualsivoglia nuova iniziativa imprenditoriale. I Comuni hanno il dovere di dotarsi e applicare questo indispensabile strumento necessario a regolamentare ogni opera pubblica, ogni struttura di servizio e ogni struttura di ristoro e ricreativa ricadente sulle nostre coste.
L’ultimo appello di Niesi è rivolto a tutte le istituzioni pubbliche: “Auspichiamo che prendano una chiara, fattiva e propositiva posizione, per non dare la sensazione di essere distanti dal comparto dei balneari, fatto da tanti padri di famiglia che hanno nella loro impresa l’unica fonte di sostentamento”.