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di Totò Lombardo

pensionati In una città come Palma, dove la maggior parte delle persone vive nell’indifferenza totale, disimpegnandosi delle problematiche e dimenticando le risorse con la quali si potrebbe rivitalizzare la città, a smuovere le acque stagnanti ci ha pensato il segretario della Lega dei Pensionati Salvatore Giganti che, con un documento, ha invitato i cittadini a riappropriarsi dell’immenso patrimonio storico e culturale di cui dispone la nostra città.

Tra le proposte indicate il trasferimento della biblioteca comunale dal Palazzo Ducale alla sede dell’ex fascio di piazza Matteotti, restaurato grazie ad un finanziato dal Ministero dell’Interno per la cifra di circa un milione di euro. Basterebbe utilizzare il personale della stessa biblioteca, scrive Giganti, per la catalogazione libraria, mentre gli L.S.U. del comune potrebbero occuparsi del trasferimento, senza aggiunzioni di costi, dell’immenso patrimonio librario e audiovisivo della biblioteca.

Altri monumenti rimasti incompleti, scrive ancora Giganti, sono i locali dell’ex carcere ubicati accanto il Palazzo Ducale e destinati ad ospitare un museo nel quale dovrebbero essere esposti i reperti archeologici trovati nella zona di Montegrante, attualmente custoditi nel museo di Agrigento, e gli utensili agricoli dalla nostra storia contadina, con la quale si potrebbe incrementare il turismo della città e per la quale l’ex sindaco Rosario Gallo aveva già dato disposizione per la sistemazione dei suddetti locali.

Infine, Giganti ha sollecitato la riapertura del cineteatro Chiaramonte, anch’esso acquisito a patrimonio comunale e fatto restaurare dell’amministrazione di centrosinistra per un importo di circa un milione di euro, che a causa di alcune “pastoie burocratiche” a tutt’oggi non è fruibile al pubblico.

Al fine di poter rendere fruibili i suddetti monumenti cercando di rivitalizzare la nostra città, Salvatore Giganti ha lanciato un appello a tutti coloro che hanno al cuore le sorti di questa terra, in particolar modo agli studenti ed ai volontari della Fraternità della Misericordia, nel tentativo di dar vita ad un gruppo operativo, finalizzato a portare avanti le legittime istanze proposte da quest’ultimo.