Due fratelli licatesi, Angelo Incorvaia e Mario Incorvaia, pescatori rispettivamente classe 1994 e 1997 sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Polizia con l’accusa di detenzione illegale di arma comune da sparo, detenzione illegale di arma comune da sparo clandestina e vario munizionamento e del reato di ricettazione. II dettagli dell’operazione sono stati svelati questa mattina nel corso di una conferenza stampa. Il personale del Commissariato di via Campobello agli ordini del dirigente Marco Alletto, ha agito in sinergia con la Squadra Mobile di Agrigento. All’arresto dei due fratelli Incorvaia si è arrivato dopo alcune perquisizioni effettuate presso alcuni locali nella disponibilità dei due. Perquisizioni al termine delle quali, la Polizia ha rinvenuto una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa, un proiettile nato, un caricatore bifilare con inserite nove cartucce calibro 7.65, 2 caricatori calibro 9 monofilari privi di munizionamento, 14 cartucce calibro 12 a pallini, 308 cartucce calibro 9, nonché un fucile calibro 12 con matricola abrasa. Gli immediati accertamenti effettuati sulla matricola dell’arma lunga rinvenuta, perfettamente funzionante, hanno consentito ai militari di appurare che il fucile era stato rubato nel 2005 a Caltabellotta. Dopo gli adempimenti di rito, i due soggetti sono stati condotti presso la casa Circondariale di Contrada Petrusa ad Agrigento, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le armi sequestrate verranno invece inviate all’ufficio di gabinetto della Scientifica a Palermo affinchè vengano eseguiti rilievi più approfonditi.
Detenzione illegale di armi, arrestati due fratelli
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