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Il Comitato per la Tutela della Casa prende posizione dopo l’apertura dell’amministrazione alla dichiarazione di pubblica utilità di alcuni immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale.

Il tema degli abusi edilizi è tornato prepotentemente nel dibattito pubblico, anche se per noi la sofferenza nell’ultimo anno è stata sempre presente, vorremmo rispondere alle ultime dichiarazioni dell’amministrazione fatte per mezzo dell’assessore La Giglia.
Non sappiamo bene il perché ma abbiamo notato il, secondo noi, tentativo di ”apertura” da parte dell’amministrazione comunale in merito al tema demolizioni. Già durante la discussa approvazione del bilancio comunale con la presentazione degli emendamenti proposti dal consigliere vicino all’amministrazione D’Orsi, ma soprattutto con le dichiarazioni dell’assessore La Giglia. L’assessore, rappresentando l’intera giunta a nostro avviso, ha dichiarato di voler salvare il salvabile tramite la dichiarazione di pubblica utilità degli immobili, ove possibile. Sin dall’acuirsi della crisi dell’abusivismo il Comitato ha cercato il dialogo con le istituzioni tutte individuando nel cambiamento delle normative inerenti l’unica soluzione alla vicenda e unica via per liberare i licatesi ed i siciliani tutti delle catene dell’abusivismo. La dichiarazione di pubblica utilità degli immobili è di certo strada complessa e transitoria in attesa di una norma regionale, ma assolutamente efficace nell’immediato. Tanti sono però i campi da analizzare per applicare ciò che è stato dichiarato dalla Giunta. Il luogo d’insediamento dell’immobile, i tipi di accorgimenti strutturali per eventuali adeguamenti, a chi e come affidare il bene ecc. Per questi motivi il Comitato per la tutela della casa chiede di tramutare in fatti le dichiarazioni della Giunta. Chiediamo la creazione di una commissione del consiglio comunale ed un rapporto diretto con i rappresentanti degli ex proprietari al fine non solo di trovare i criteri in maniera condivisa e trasparente, ma anche e soprattutto nel tentativo di stigmatizzare il clima e riappacificare, almeno sul tema, Giunta Consiglio Comunale e Cittadini.
Crediamo sia di primaria importanza il ”risanamento sociale” della città; la quale da un anno vive l’onta mediatica a livello nazionale, la quale male rappresenta la nostra collettività. Troviamo ovviamente primario, fondamentale e chiarificatore delle reali intenzioni della Giunta l’immediato arresto, temporaneo, delle demolizioni in atto; in virtù della classificazione degli immobili da dichiarare d’interesse pubblico.
Altrettanto indispensabile e dovuto è un ragionamento su coloro che hanno già subito la demolizione, quanto meno al ridimensionamento delle multe (si applichi il doppio del minimo e non il massimo passando così da 20 mila a 4 mila euro) ed al recupero della proprietà del terreno; sia per agire in difesa della nostra economia, sia per restituire il terreno legalmente acquistato ai legittimi proprietari, scacciando così gli spettri di probabili e futuri speculatori. Sicuri di avanzare proposte che vanno nella salvaguardia della collettività nel rispetto della legge, proponiamo un incontro urgente con l’assessore La Giglia, il Sindaco ed i Capigruppo del consiglio comunale assieme al presidente dell’assise. È giunta l’ora del dialogo focalizzato all’interesse collettivo, anche assieme a chiunque ha aspirazioni per le prossime regionali senza muri e pregiudizi.

Il Portavoce del Comitato per la Tutela della Casa – Gianluca Mantia