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Angelo VincentiMaltempo, interviene il consigliere comunale Angelo Vincenti.

Una giornata tragica per molte famiglie, chi ha perso la macchina, a chi è andato giù un muro, a chi ha perso tutto e ora continua a contare i danni. A chi con le lacrime agli occhi mi dice che è stanco, di non farcela più, di essere caduto e rialzato più volte per ricominciare, pur lasciato solo da chi dovrebbe tutelare la sua vita e la sua attività. Ora dice basta, chiudo e vado via. Non è ammissibile tutto questo nel 2016 in una città notoriamente a rischio esondazioni e alluvioni, se non continue almeno cicliche. Il territorio va tutelato, rispettato, sia dal privato che costruisce abusivamente che dal pubblico che deve garantire la manutenzione dei canaloni, la pulizia continua di fogne e caditoie. Il cittadino deve essere avvisato per tempo delle condizioni avverse in modo che possa anche lui premunirsi e badare a non parcheggiare le auto in zone a rischio allagamento. Il commerciante deve spere a cosa sta andando incontro e sa che deve sigillare, spostare merce e attrezzarsi di pompe per sostituirsi dove spesso le istituzioni non arrivano. Grande rispetto per chi in queste ore si è adoperato per prestare soccorso e aiuto a quanti ne avevano bisogno, ma tutto questo non basta. Le acque non defluiscono più come prima anche per le opere private che sono state realizzate, dove prima esistevano le spiagge. Aver innalzato il livello del manto stradale a ridosso del mare, non ha sicuramente garantito un deflusso adeguato delle acque piovane che si ritrovano davanti un muro alto più di due metri. Ci sarebbe tanto da dire anche su chi gestisce tutte le reti della città e che continua a farlo male. Bisogna ridisegnare tutto il sistema, le pompe sono servite a poco, e se hanno funzionato, l’hanno fatto male. Il clima nel mondo è cambiato e le previsioni future non sono delle migliori. Bisogna agire attraverso la realizzazione di progetti seri, ma sappiamo tutti che hanno un costo. Bene la mia proposta, che farà storcere il naso a qualcuno, è semplice. Per tutti quelli che hanno subito danni da questo evento, inizierà un calvario lungo decenni, e per vedere, forse, qualche centesimo dovranno aspettare. Il dipartimento interessato è lo stesso coinvolto nelle demolizioni, pertanto alla luce della prossima approvazione del bilancio comunale chiederò che siano trasferite dal capitolo demolizioni a quello specifico dei danni riguardanti le attività commerciali, oggi in ginocchio. La mia non vuole essere una provocazione, ma ritengo che in questo momento, più che demolire, questa città ha bisogno di costruire un futuro migliore e più sicuro per la sua gente.

Angelo Vincenti