Non è possibile vivere in questo degrado diffuso, in una città in completo stato di abbandono dove anche gli edifici comunali si presentano vergognosamente fatiscenti e insicuri, dove basta una pioggia per evidenziare le criticità del passato e del presente. Applicare una buona amministrazione oggi è sicuramente cosa non facile, ma scelte scellerate hanno sicuramente influito oggi nel ritrovarci a dover denunciare pubblicamente le inadempienze della pubblica amministrazione. Alle strade oramai ridotte a pericolose trazzere senza forma dove inutili piccoli interventi tampone, non fanno altro che peggiorare i rischi d’incidenti, a una città martoriata quotidianamente da una miriade di barbare imprese che grazie all’assoluta mancanza di controlli, stanno distruggendo quel poco che rimane di asfalto e di condotte idriche e fognarie dove si ha quasi la sensazione di una sorta di complicità silente cui partecipano in tanti, dove più che sanzionare, dopo che altri hanno fatto rilevare i danni, occorrerebbe un controllo continuo e costante. Che dire dei fondi che erano destinati nel 2014 alla manutenzione degli immobili comunali e che invece in barba a ogni logica di buon governo, furono utilizzati per acquistare dei gazebo per la modica cifra che si aggirava intorno ai 200 mila euro. Oggi la cosiddetta nuova politica continua a fare lo stesso danno, se non peggio, della vecchia politica tanto criticata. Il comando dei vigili urbani di Licata è tra gli esempi vergognosi di come si gestisce la cosa pubblica dove oggi mi sono recato ed ho potuto costatare le condizioni vergognose in cui sono costretti a operare gli agenti. Tutti i computer erano saltati a causa dell’acqua che cadeva dal tetto, secchi e contenitori di plastica sparsi ovunque, uno spettacolo indecoroso e pericoloso per chi lavora a contatto con materiale elettrico. Per la “modica” cifra di 6.000 euro è avvenuto il trasloco della sede cittadina dell’ufficio provinciale di collocamento, probabilmente i mobili sono stati portati a spalla da una capo all’ altro della città. Uffici destinati al Centro per l’Impiego in Piano Bugiades dove dai muri esterni scorre acqua e dove la pavimentazione particolarmente scivolosa mette a rischio l’utenza. Pare che anche i lavori eseguiti da poco negli asili in zona oltreponte, siano stati pessimi e infiltrazioni d’acqua mettono a rischio i locali. Stadio comunale e palestre in completo stato di abbandono. A tutto questo sfascio e degrado non si sottraggono altri uffici di proprietà comunale come i locali della protezione civile e lo stesso palazzo di città oggi in forte degrado. Non è piacevole per me denunciare queste inadempienze, ma ritengo doveroso farlo affinché chi di dovere cominci a ragionare in un’ottica diversa di gestione e di servizio della cosa pubblica.
Angelo Vincenti