Pubblicità

IMG_2289Botta e risposta tra l’assessore Daniele Vecchio e il consigliere Tiziana Zirafi. Pubblichiamo i due punti di vista.

Daniele Vecchio. Vorrei ricordare a Paolo Pendolino, il quale chiede lumi sul mio intervento di ieri sera, che il sottoscritto ha tentato di riportare al senso di responsabilità il consigliere Tiziana Zirafi, la quale, nel corso dell’animata discussione assembleare, venendo meno a qualunque forma di responsabilità connessa al munus di consigliere, non ha esitato ad aizzare gli agricoltori affermando che, qualora non fossero arrivate le somme agognate, lunedì si sarebbero recati sotto il palazzo di Città a chiedere lavoro, come se l’amministrazione fosse un ufficio di collocamento. Si è trattata di una caduta di stile, oltre che la prova provata della totale assenza di senso di responsabilità e di anche minima coscienza politica. Il punto pare essere sempre lo stesso Ogni occasione è, infatti, propizia per condurre anche le questioni più serie, persino quelle che coinvolgono uno dei comparti trainanti della società e dell’economia cittadina, nell’alveo della sterile e strumentale polemica politica, legata, come al solito, a mal di pancia che esulano dai veri problemi della città e che a stento trattengono una trance agonistica da preannunciata campagna elettorale. La speculazione politica sta tutta nell’irresponsabile atteggiamento di chi non esita a far passare messaggi di lotta di classe tentando di creare una frattura tra l’amministrazione ed il comparto agricolo, probabilmente al solo fine di tentare di concretizzare le proprie di mire politiche. È innegabile come l’amministrazione comunale non si sia risparmiata ASSESSORE DANIELE VECCHIO1ponendosi in prima linea in questa come in altre importanti battaglie condotte nell’interesse supremo della collettività. L’ irresponsabilità di chi oggi mugugna è evidente nell’atteggiamento di chi, da consigliere, in un clima teso ed incandescente, si eleva a capopopolo aizzando gli agricoltori a pretendere posti di lavoro “indennizzanti” da parte Comune. L’appello è sempre lo stesso:che la politica ritrovi quel senso della misura che dovrebbe ispirare sempre le menti di chi ha assunto un ruolo di rilevanza pubblica e troppo spesso oblitera il senso con evidente nonchalance al senso di responsabilità che ne dovrebbe caratterizzare l’azione.

Tiziana Zirafi. In merito alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Daniele Vecchio mi sento di replicare in maniera forte e chiara, affinchè giunga a chi mi ha dato fiducia a chi mi ha votato, a chi mi sta vicino dalla famiglia ai parenti agli amici ai miei figli, la persona che è Tiziana Zirafi, in veste si di Consigliere Comunale ma soprattutto come moglie di Agricoltore e mamma di due bambini che sta vivendo il dramma della tromba d’aria del 10.10.2015. Sono una persona che si è sempre spesa per la propria città, aiutando chiunque si sia trovato in difficoltà, e conosco il mio territorio ovvero la realtà socio economica della mia amata Città meglio di chiunque altro, ed anche di lei ass. Vecchio, che è rientrato a Licata per la nomina assessoriale; e se ne sta rinchiuso nelle stanze del palazzo di Città senza comprendere a fondo le problematiche che molte famiglie si trovano ad affrontare giornalmente. E oggi più che mai da quando il comparto agricolo, sui cui si fonda l’economia Licatese le famiglie che vivono di agricoltura si trovano in grave disaggio socio economico non riuscendo ad assicurare il sostentamento dei propri figli a far fronte hai bisogni primari, aziende distrutte, padri di famiglia senza lavoro e Lei mi accusa di non rispettare il ruolo istituzionale di Consigliere Comunale. La Funzione di Consigliere Comunale è quella di rappresentare le legittime istanze del territorio e contribuire a dare risposte concrete per il mezzo delle istituzioni. Sono moglie di agricoltore, dal 10.10.2015 ho portato avanti una battaglia democratica e legale a tutela del comparto Agricolo danneggiato dalla tromba d’aria, per ottenere l’elargizione di quegli aiuti previsti per legge, nei casi di calamità naturale straordinaria come quella che ha interessato la Città di Licata. Non chiedo all’assessore Vecchio ed al Sindaco di capire le istanze degli agricoltori, ma di rappresentale nelle sedi opportune, per quello che gli compete. Voglio ricordare all’assessore Vecchio che lui prima di candidarsi, senza essere eletto, al consiglio comunale per l’attuale sindaco, era schierato con altro candidato a sindaco prima di essere illuminato. Mentre la sottoscritta è stata eletta consigliere Comunale e non è disponibile a prendere lezioni da nessuno, tanto meno dall’assessore Vecchio, Lui è stato “nominato” assessore, quindi è comprensibile che deve rappresentare quello a cui appartiene. Sia l’ass. Vecchio che il Sindaco Cambiano sono stati eletti da un voto popolare che non ha votato loro ma l’idea della continuità del progetto Balsamo che oggi non esiste più, siete stati votati perchè rappresentavate il gruppo che avete distrutto ed allontanato. Sarebbe opportuno trarne le dovute conclusioni. La gestione dell’emergenza del 10.10.2015 da parte dell’amministrazione Comunale di Licata è stata inconcludente, approssimativa, senza conoscenza degli strumenti che la legge metteva a disposizione. Sono stati gli agricoltori che con la loro determinazione e concretezza hanno saputo gestire fino ad oggi la calamità del 10.10.2015, l’Amministrazione Comunale ha brancolato nel buoi e continua ad avere le idee appannate. Le manifestazione organizzate dagli agricoltori sono servite ad attirare l’attenzione della politica e delle istituzioni sul dramma che stiamo vivendo. L’amministrazione Cambiano ha osteggiato ogni iniziativa, come se fosse rivolta contro di lui e non a favore della Città di Licata. Rinnovo agli agricoltori di Licata il mio totale impegni a tutela delle loro legittime aspettative.