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trivelle convegno a bordo di GreenpeaceIl Comune si accoda all’appello proposto da Greenpeace dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha dato via libera al progetto di trivellazione nel Canale di Sicilia. Ecco la nota del Comune.

“A seguito della pronuncia del TAR del Lazio, sentenza n. 11490/2015, sul ricorso presentato da Comuni e Associazioni, con in testa Greenpeace, contro il decreto del Ministero dello Sviluppo, che autorizzava l’Eni e la Edison a potere iniziare, entro un anno, le trivellazioni al largo della costa di Licata, con direttiva datata 8 Giugno 2015, è stato disposto all’Ufficio Avvocatura di procedere alla predisposizione degli atti necessari per il conferimento di formale mandato all’Avvocato Valentina Stefutti del Foro di Roma, esperta in diritto ambientale, alla quale Greenpeace ha già conferito incarico, per proporre il ricorso in appello.

Lo Studio dell’Avv. Stefutti, che ha già difeso l’Ente Comune dinnanzi al TAR del Lazio, avrà il compito di difendere gli interessi dell’Ente innanzi all’autorità giudiziaria adita, al fine di promuovere opposizione avverso la sentenza del TAR del Lazio n. 11490/2015. Già con deliberazione di G.M. N. 193 del 15/12/2014, sotto questa gestione commissariale, era stato dato incarico per ricorrere all’autorizzazione rilasciata a conclusione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), da parte del Ministero dell’Ambiente al progetto presentato dall’Eni Spa per l’estrazione di idrocarburi al largo della costa di Licata, e dopo che  sull’argomento, prima la Giunta Municipale, con deliberazione n° 136 dell’11/8/2014, e successivamente il Consiglio comunale, con deliberazione n° 111 del 2/9/2014, avevano aderito alle iniziative avviate da Greenpeace ed alle quali partecipano anche l’Anci Sicilia, TCI, l’Ente Regionale del Turismo Siciliano, WWF, AGCI Agrital Sicilia, Lega Coop Sicilia, Italia Nostra i Comuni di Ragusa, Scicli, Santa Croce Camarina e altri”.

Il commissario straordinario – Mariagrazia Brandara