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pozzi in fase di autorizzazioneSi è svolto, nella giornata di ieri, presso la sede di “A testa alta”, il primo di una serie di incontri tra il Comitato e le realtà associative di Licata. Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti dell’Associazione Archeologica Finziade, della Lega Navale Italiana, del Centro Italiano Femminile, dell’Associazione Archeologica Licatese, del Comitato No Triv di Palma, esponenti della marineria di Licata e singoli cittadini, oltre a diversi soci di Federconsumatori e di A testa alta, associazioni, queste ultime, già aderenti al Comitato No Triv di Licata. Nel corso della discussione è emersa la generale volontà di avviare una campagna congiunta e capillare di sensibilizzazione della popolazione sui rischi derivanti dalla realizzazione del progetto Offshore Ibleo e di tutte le attività di ricerca, prospezione e coltivazione, finalizzate allo sfruttamento delle fonti fossili nel Canale di Sicilia. I presenti hanno manifestato la necessità di una ferma opposizione alle trivellazioni, sia per gli effetti nefasti che queste avrebbero sull’economia locale, sia per le modalità attraverso le quali la politica nazionale e regionale ha imposto le proprie scelte, mortificando le prospettive di sviluppo del territorio. Alla controffensiva mediatica dei petrolieri che, con promesse illusorie di futuri nuovi posti di lavoro, tentano come al solito di comprare l’assenso dell’opinione pubblica, si è deciso di rispondere con iniziative di forte impatto con il coinvolgimento generalizzato dei cittadini e dei movimenti territoriali di tutta la costa meridionale della Sicilia. E’ stato quindi concordato di fissare la prossima assemblea popolare per la mattina di sabato 15 novembre alle ore 10, presso il nuovo mercato ittico della banchina di Marianello. In vista di tale appuntamento, il Comitato continuerà l’attività di informazione già avviata, organizzando incontri di approfondimento con le associazioni e le organizzazioni del territorio.