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Rifiuti per strada (2)Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti tornerà ad essere gestito direttamente da Palazzo di Città, ripristinando il vecchio servizio di Nettezza urbana.

I passi successivi: il piano verrà adesso inviato alla Regione per l’approvazione finale. Potrà essere modificato anche su suggerimento della Regione ma la modalità è una scelta che non dipende da nessun altro organo se non dal Consiglio comunale. Dopo il rimando dell’atto finale da Palermo, si darà avvio nell’arco di 6 mesi, alla vera gestione in house. Il Comune dovrà allora costituire una Srl, nominare l’amministratore delegato e il Cda, prendere i beni della Dedalo che toccano al Comune e poi assumere attraverso la Srr i dipendenti della Dedalo. A garantire il sistema sarà direttamente l’amministrazione comunale con il sindaco e l’assessore al ramo.

Capitolo dipendenti: sia con la gestione in house (caso di Licata) che con la gara d’appalto, vanno obbligatoriamente assunti da chi svolgerà il servizio.

Sit-in netturbiniRisparmi: Leggendo il piano di intervento presentato, i risparmi potrebbero ammontare a circa 700mila euro tra la gestione in house e la ditta privata. Appare però necessario iniziare ad investire con decisione sulla raccolta differenziata che a Licata non è mai decollata. E’ solo incentivando la differenziata che si potrà ambire al risparmio già raggiunto dai Comuni che la applicano. E in questo caso, per contenere i costi, andrebbe creato un centro di stoccaggio e compostaggio della differenziata (tra l’altro vi è anche un progetto pronto da realizzare nell’area industriale di Campobello ma non finanziato dalla regione).

Pareri: Compiacimento per la scelta è stata manifestata dal commissario liquidatore di Dedalo Ambiente Rosario Miceli. “Sono contento della scelta fatta dalla classe politica licatese – le sue parole – sono sempre stato un sostenitore della gestione pubblica. Con il pubblico c’è più trasparenza e ci potrà essere un grande risparmio. Si potrebbe andare a risparmiare qualcosa come un milione di euro”.

Soddisfatto della scelta anche Gianluca Mantia di Rifondazione comunista. “La gestione in casa è un passo positivo, pensiamo ci sia la possibilità di rivedere dalle basi la gestione dei rifiuti. Bisogna avere adesso la capacità virtuosa a livello di raccolta differenziata creando un organo di controllo popolare. Chiediamo al commissario che prepari il terreno, ma sia la nuova amministrazione a prendere le decisioni”.

Voce fuori dal coro è quella del Comitato civico il cui direttivo in una nota scrive che “la scelta dell’house non fa che ripetere la situazione dell’attuale gestione della Dedalo Ambiente. Si va pertanto a costituire un altro carrozzone con sprechi e lievitazione dei costi che saranno poi a carico di noi cittadini. Una gestione esterna privata avrebbe assicurato negli anni un costo definito, senza sorprese e rischi”.