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foto ospedaleIl Presidente della Commissione consiliare Sanità, Angelo Bonfissuto, ha convocato una seduta per mercoledì con un solo punto all’ordine del giorno: analisi della situazione reparto ortopedia alla luce della preventivata ipotesi di riduzione dei posti letto prevista del Piano Sanitario Regionale“Da quanto abbiamo appreso, il nuovo Piano Sanitario Regionale di cui tanto si  parla in questi giorni – sono parole del Presidente della Commissione – prevede la riduzione di ben quattro posti letto, il tutto nonostante da quando si è insediato il nuovo primario, il prof. Catanese, si è passati da una media di circa 200 interventi ad una di quasi mille annui. Ora, considerato che da più parti da anni, è stata messa in preventivo la chiusura del reparto di Ostetricia a causa del calo delle nascite registrate al San Giacomo d’Altopasso, mi viene spontaneo chiedermi qual è la logica che si sta seguendo nel fare le scelte da intercalare nel piano sanitario regionale; onestamente non comprendiamo perché se diminuiscono gli interventi un  reparto rischia la chiusura; se aumentano gli interventi si diminuiscono i posto letto. Qual è la logica di queste scelte? Quale la reale volontà dei competenti organi regionali in merito alle sorti del San Giacomo d’Altopasso? E’ quanto mi chiedo personalmente, quanto si chiede la cittadinanza ed il quesito al quale la Commissione nella riunione di mercoledì cercherà di dare una risposta ed individuare ogni utile iniziativa affinchè quanto sopra temuto non avvenga”.

HPIM3783Nel concludere il suo intervento, il Presidente della Commissione consiliare Sanità, componente del gruppo consiliare Insieme, di professione medico, così afferma: “E’ chiaro che la nostra battaglia per avere una maggiore forza deve poter contare anche dell’apporto della politica ad alti livelli. Ma – si chiede Bonfissuto – dove sono tutti quei politici che a Licata si sono visti e sentiti soltanto in campagna elettorale o per chiedere le dimissioni del sindaco, mentre quando ci sono da affrontare problemi reali, come nel caso specifico delle sorti del nostro ospedale e, quindi, dell’importante ed indispensabile  servizio sanitario da garantire a tutta la cittadinanza, senza distinzione di appartenenza o elettore di questo o di quel partito, sono sempre assenti o, nella migliore delle ipotesi, intervengono quando già il danno è fatto?”.