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foto ospedaleEmergono ulteriori dettagli sul tono dell’incontro di ieri mattina a Palermo tra una delegazione di politici licatesi (il vicesindaco Angelo Cambiano, l’assessore alla Sanità Salvo La Carrubba e i consiglieri Pd Enzo Sica e Tiziana Alesci) e l’assessore alla Sanità Lucia Borsellino. C’è un cauto ottimismo circa il mantenimento in vita del reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Giacomo d’Altopasso che, nella rimodulazione operata a livello sanitario, rimane a forte rischio chiusura. Sembra però essere arrivato un rinvio fino al termine dell’anno.

Nella serata di ieri, il Gruppo consiliare del Pd ha diffuso questo documento alla stampa.

Si è svolto nella giornata di venerdì 4 aprile, l’incontro presso l’assessorato regionale tra una delegazione del Comune di Licata, formata da una rappresentanza dell’amministrazione comunale e di contro dai consiglieri della minoranza del Partito Democratico, Enzo Sica e Tiziana Alesci. Nell’incontro fortemente voluto e chiesto dal PD e dal gruppo cittadino del Megafono, che si è direttamente adoperato con il Presidente della Regione Rosario Crocetta, si è discusso della problematica relativa al riassetto sanitario regionale con i suoi conseguenti effetti sul punto nascita del nostro nosocomio. L’incontro presieduto dall’assessore Borsellino, alla presenza dei vertici dell’ASP di Agrigento, ha portato ad una attenta analisi della situazione del nostro ospedale. I consiglieri del PD hanno fortemente richiesto al governo regionale di valutare bene i rischi collegati ad una eventuale chiusura della struttura, evidenziando, tra le altre cose, un miglioramento dei risultati raggiunti dal reparto di Ostetricia e ginecologia negli ultimi anni, nonostante la gestione spesso avversa a livello sanitario-amministrativo. L’assessore pur rilevando che il reparto non ha raggiunto la soglia dei 500 parti previsti dal piano nazionale ha, valutando le potenzialità e le peculiarità del Punto Nascita, garantito di non procedere all’immediata chiusura entro i 60 giorni dall’approvazione del piano di riassetto; ha ritenuto opportuno monitorare il reparto fino al 31/12/2014 mantenendo di fatto il Punto Nascita ancora attivo. L’assessore ha, inoltre, garantito il potenziamento della struttura sanitaria licatese, così come auspicato dai presenti. Riteniamo, affermano i consiglieri del PD, soddisfacente il risultato raggiunto soprattutto alla luce di quanto si preannunciava, ossia l’immediata chiusura entro breve termine, ciò mostra inoltre una evidente vicinanza del governo regionale alle problematiche dei cittadini licatesi. I consiglieri, fiduciosi in un futuro e positivo percorso di tutela della nostra struttura, invitiamo tutti i cittadini a riporre la propria fiducia nel Punto Nascita di Licata, chiedendo altresì, al nuovo direttore generale dell’ASP di riorganizzare il reparto di ginecologia ed ostetricia: “Siamo consapevoli – affermano i consiglieri – della precaria situazione del Punto nascita, per questo auspichiamo in un riordino del reparto stesso, con un potenziamento del personale sanitario e parasanitario, nonché di tutta la struttura sanitaria, da tempo vessata da una cattiva gestione che ha visto la chiusura di reparti e di certo non il potenziamento”. Ancora una volta,  il PD, così come il gruppo del Megafono, si mostra vicino ai problemi della città non rinunciando alla difesa di un diritto fondamentale quale quello alla salute. Ci rammarica la strumentalizzazione politica di chi nei giorni scorsi paventava un disinteresse del PD e del Megafono riguardo ad un problema di così grande rilevanza. Non accettiamo, affermano i consiglieri, lezioni da nessuno fin quando la nostra azione politica è rivolta all’esclusivo interesse della città di Licata.

Il Gruppo consiliare del Pd