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La segreteria provinciale del sindacato postale Slp Cisl interviene per stigmatizzare un aspetto del servizio reso più complicato per i dipendenti.

Riceviamo continuamente lamentele dei colleghi che operano  negli uffici sparsi in tutta la provincia per il malessere che sta causando il nuovo progetto delle raccomandate e degli altri invii a firma inesitati.
Non sono lamentele nel merito del progetto ma nella sua pratica attuazione, come ha rilevato il segretario regionale Giuseppe Lanzafame. Il numero di sportellisti, già esiguo, e per di più gravato dalla consegna delle raccomandate, genera continue proteste da parte della clientela. Esasperata dalle lunghe code prima di essere servita.

Il progetto è stato messo in atto senza tener conto che negli uffici il personale scarseggia e che soprattutto nei giorni di pagamento delle pensione, proprio per questo motivo, diventa problematico dare alla clientela un servizio tempestivo.

Slp-Cisl, nei tavoli appropriati e in tempi non sospetti, ha sollevato seri dubbi sul nuovo carico di lavoro che si sarebbe riversato sugli sportelli, tant’è che ha attivato una serie di iniziative sfociate nella dichiarazione dello sciopero dalle prestazioni straordinarie. E vanno addirittura peggio le condizioni di lavoro nel settore del recapito a causa dei tagli di zone operati e di quelli da operare, stando alla volontà aziendale, negli uffici dove ancora non è partita la distribuzione della posta a giorni alterni. Il che già comporta un taglio di zone pari al cinquanta per cento.

Questa organizzazione sindacale, sempre attenta ai bisogni dei lavoratori, non ha bisogno di delegare ad altri la protesta né di strumentalizzare la clientela per far giungere il grido di malessere in cui si trovano tutti i giorni i lavoratori. Ma sa in prima persona affrontare, come ha sempre fatto, le istanze di malessere in cui versano i colleghi e portarle nelle sedi opportune per le iniziativi di lotta da intraprendere.

Poste Italiane Spa è in attivo sul piano degli utili grazie all’impegno quotidiano di tutti i suoi lavoratori. Ragion per cui la proposta di Slp-Cisl e degli altri sindacati uniti nella protesta è di investire questi utili nell’occupazione: trasformazione dei contratti part-time in full-time, allo sportello come nel recapito, e assunzione di giovani in entrambi i settori.

Giovanni Greco segretario territoriale Slp-Cisl di Agrigento