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Logo 5 stelleTorna a lanciare messaggi pubblici con l’ormai classico manifesto intriso di ironia il Movimento 5 stelle.

Nel manifesto, che doveva essere diffuso già qualche settimana fa, dal titolo “La crisi non è uguale per tutti”, si sostiene che da una parte ci siano categorie di cittadini che la crisi la subiscono, quali i contribuenti e i più deboli, cui sono stati “tolti o ridotti servizi importanti, come l’assistenza agli anziani e la refezione scolastica ai bambini”; altre che, invece, “la crisi l’amministrano e non la subiscono”, quali “politici e politicanti improvvisati, che continuano a elemosinare gettoni di presenza, grazie a Commissioni fulminee e a Consigli comunali lampo”. Sempre secondo quanto scritto nel manifesto, dai verbali si evincerebbe, infatti, che molti consiglieri, non appena raggiunto il numero legale e, quindi, intascato il gettone da 70 euro, si allontanano. A ciò si aggiunge il fatto che “non sentano minimamente il dovere di approvare una riduzione dei propri compensi, anche simbolica”. Tra coloro che la crisi non la subiscono ci sarebbero anche, secondo gli attivisti del Movimento 5 stelle, i dirigenti comunali che, oltre a guadagnare da 3 a 5 volte in più rispetto ai dipendenti, si sarebbero riconosciuti, con delibera sindacale proposta dal Segretario comunale, un’indennità di risultato nella misura massima prevista del 25%.

Il manifesto si conclude affermando che soldi non c’è ne “ e quei pochi che abbiamo, bastano a malapena per pagare gli amministratori”.