Zero: Al pubblico di casa. Non è la prima volta che lo diciamo e non è il solo pubblico non all’altezza neppure di un campionato di terza categoria. Chi accoglie una squadra e una dirigenza con insulti e minacce non può definirsi tifoso ne tanto meno sportivo
Uno: Come il goal subito che avrebbe potuto compromettere risultato e promozione
Due: Come le polpette rifilate al Montevago che regalano i tre punti garanzia (quasi) di promozione. Due anche come i goal di Mancuso in campionato
Tre: Come i punti che servono domenica per far esplodere la festa del popolo rosa-nero. E con il fanalino di coda Joppolo (un solo punto in classifica) solo uno tsunami potrebbe rimandare la festa
Quattro: Al Montevago. Primo tempo equilibrato ma nella ripresa si fa rimontare con l’uomo in più
Cinque: All’arbitro. Subisce le pressioni ambientali ma come non potrebbe con un pubblico così…Scusato
Sei: Come i goal di Vella in campionato, secondo in classifica marcatori dopo il super bomber Balistreri.
Sette: Alla difesa. Nonostante le novità di formazione riesce a sbagliare solo nell’occasione del goal
Otto: A Vella e Mancuso. Il primo è decisivo sui goal (bando alla scaramanzia diciamolo!) promozione. L’1-1 è opera sua direttamente su calcio di punizione; autore del goal del sorpasso è, invece, il difensore palmese ma su assist, ancora su punizione, del Fabrizio rosa-nero
Nove: Alla rimonta. Niente ha potuto frenare la voglia di vittoria e di promozione: non l’ambiente ostile; non andare sotto di un goal allo scadere del primo tempo; non rimane ad inizio ripresa con l’uomo in meno; non qualche decisione arbitrale e neppure qualche assenza. Niente
Dieci: Agli undici in campo, agli uomini in panchina, ai giocatori non (fisicamente) presenti, al mister Pietro Alotto, ai dirigenti, al presidente Lillo Amato. Grazie per un’impresa che sarà ricordata a lungo e che da un po’ di lustro allo sport palmese e a Palma tutta, in un momento in cui la nostra comunità ha bisogno di prove di coraggio e lealtà
