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2014-04-15 10.20.19Il depuratore non funziona e ci vogliono due mesi per riportarlo a funzionare correttamente, pertanto il “Megafono” di Licata, presieduto da Calogero Malfitano e di cui fanno parte i consiglieri comunali Stefano De Caro e Alessia Caico, ritiene che i diritti dei cittadini devono essere garantiti dall’amministrazione. E’ intervenuto il Circomare per prelevare campioni, i vigili urbani, la polizia e le analisi hanno dato esito sconfortante, si sono riversate in mare deiezioni umane, non trattate. Confidiamo che la Procura indaghi e si attivi per il ripristino della legalità in tema ambientale che da troppo tempo a Licata viene violata. Non funzionano la linea fanghi, nonché una delle due linee di depurazione e l’impianto non viene gestito secondo le normative e secondo il contratto. Pensiamo che sia dovere dell’amministrazione ridare certezza di diritto e certezze di salubrità ai cittadini perseguendo tutte le strade per garantire ciò. Spesso per mano dei sindacati confederali locali sono stati sollevati dubbi sul corretto funzionamento e ad essi seguivano sopralluoghi da parte dell’assessore al ramo con funzionari del Gestore che rassicuravano la collettività. Ma la realtà è differente. La corretta gestione dell’impianto insieme a presidio e controllo 24 ore 24 ed estrazioni fango devono essere obiettivi prioritari che l’amministrazione deve pretendere dal Gestore. Il Megafono ritiene che ci siano tutte le condizioni per chiedere all’Ato, secondo la legge n°13/2009 che all’art.8 comma 1, di imporre al Gestore di non far pagare il canone di depurazione ai cittadini, finchè non tornerà perfettamente funzionante.

Il Presidente – Calogero Malfitano