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Dedalo-ambiente-gli-operatori-incrociano-le-bracciaSulla liquidazione della società d’ambito territoriale Dedalo Ambiente, duro botta e risposta tra il parlamentare Mpa Roberto Di Mauro e il commissario liquidatore di Dedalo, Rosario Miceli.

“E’ ora di mettere un punto fermo alla infinita procedura di liquidazione della società Dedalo Ambiente e in ogni caso vanno interrotti subito i rapporti di diversi comuni dell’Agrigentino con questa società, la cui liquidazione va avanti ormai da tre anni senza che se ne intraveda la conclusione. Se il Commissario Miceli non è in grado di portarla a compimento per incapacità o interessi, è bene che si dimetta al più presto”.
A dichiararlo è Roberto Di Mauro, capogruppo del MpA all’Assemblea Regionale Siciliana, che afferma che
“siamo di fronte ad una situazione gravissima con una società che continua ad avere costi incompatibili con un procedimento di liquidazione e con diversi comuni che per colpa di tale società vivono uno stato di perenne emergenza in cui a stipendi non pagati seguono rifiuti non raccolti e a rifiuti non raccolti seguono stipendi non pagati. E’ ora di porre fine a questo corto circuito, pagato dai Comuni e dai cittadini che non hanno però un servizio adeguato da parte di quello che è ormai soltanto un gigantesco carrozzone mangiasoldi. Solo così si potrà avviare un percorso che individui soluzioni alternative per garantire ai cittadini un servizio finalmente decoroso”.

Questa la replica del liquidatore di Dedalo Ambiente Rosario Miceli.

Le dichiarazioni dell’On.le Di Mauro sulla Dedalo Ambiente e sulla procedura di liquidazione della stessa risultano quanto meno sorprendenti, oltre che prive di qualsiasi fondamento. La società Dedalo Ambiente, come tutti gli ex ATO della Sicilia, non gestisce più direttamente il servizio di gestione integrata dei rifiuti sin dal 1 ottobre 2013, data ultima dettata dal legislatore regionale, con apposita legge, votata anche dall’On. le Di Mauro.  Ricordo all’on Di Mauro che il Presidente della Regione On.le Crocetta ha dichiarato a partire dalla stessa data del 1 ottobre 2013 lo stato di emergenza dei rifiuti sull’intero territorio regionale, disponendo la nomina di funzionari regionale quali Commissari Straordinari che operano in concreto la gestione dei rifiuti, tra mille difficoltà, e si avvalgono delle società e dei consorzi d’ambito esistenti, anche se posti in liquidazione. Se quindi la gestione, pur operata dai commissari, si protrae, non è certamente volontà né dei soci né tantomeno del liquidatore, che non viene ritenuto incapace dai soci e che non aveva, e non ha alcun interesse diverso da quello di compiere il proprio dovere. I Comuni della Dedalo, come tutti gli altri Comuni dell’isola, non pagano l’ATO, in questo caso Dedalo, ma versano le somme direttamente sul conto corrente della gestione commissariale che, anche se si avvale del personale e dei mezzi della società Dedalo, è contabilmente nettamente distinta dalla liquidazione della società, e ciò per una precisa disposizione emanata dalla Regione in applicazione delle Ordinanze presidenziali emesse. Un elogio va ai Commissari Straordinari precedenti ed al Commissario Straordinario dott. Gueli Salvatore che con tutte le difficoltà economiche riesce ad evitare l’interruzione del pubblico servizio ed a pagare i dipendenti. Invito l’on Di Mauro ad occuparsi di altre città dell’agrigentino dove i dipendenti non percepiscono gli stipendi o li percepiscono con forte ritardo, dove si verificano interruzioni nel servizio e scioperi. E’ quindi stupisce che l’On. le Di Mauro, deputato eletto dalla provincia di Agrigento dimostri di non conoscere la situazione concreta che esiste in tutti i comuni della provincia. Aggiungo che sono stati emanati solo da qualche mese, e non certamente per cause imputabili alla liquidazione della Dedalo ambiente, diversi bandi di gara in alcuni Comuni (Canicattì, Naro, ecc.) che riporteranno la situazione alla normalità e all’ordinarietà, ponendo fine all’emergenza rifiuti. Delle due l’una: o l’On.le Di Mauro non ricorda le leggi da lui stesso votate e i provvedimenti emanati dalla Regione, di cui egli è qualificato rappresentante eletto, oppure l’On.le Di Mauro ben conosce la situazione, ed allora dovrebbe essere altrettanto ben consapevole dell’infondatezza delle sue dichiarazioni, che altro risultato non ottengono se non creare confusione ed alimentare un clima di tensione negli operatori e nei cittadini. In ambedue i casi è evidente l’estrema gravità delle dichiarazioni dell’On.le Di Mauro, che nella qualità respingo fermamente al mittente.