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piazza progressoIl 2015 ha segnato per Licata un leggero calo demografico nel rapporto tra le persone nate e quelle decedute. Trend che si allinea (seppur più marcatamente) a quello del 2014. Anche dodici mesi fa il dato fu con un leggero segno meno. Ma vediamo i numeri fornitici dal Dipartimento Servizi demografici, ospitato all’interno del complesso monumentale del Carmine. Nel 2015 appena concluso, sono stati 284 i nuovi nati registrati negli elenchi dei residenti a Licata a fronte di 384 defunti. Cento unità esatte in meno. Dodici mesi fa (al 31 dicembre 2014) erano stati 324 i nuovi licatesi contro 348 decessi. Con uno scarto di sole ventiquattro unità tra i due dati. Nel 2015 appena concluso si è pertanto nato di meno rispetto a quanti sono stati i licatesi passati a miglior vita. E’ bene fare alcune, dovute precisazioni. Il dato di 324 nuovi nati non combacia ovviamente con i numeri del Punto nascite dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. I bambini portati alla luce all’interno dell’unità operativa diretta dal dottore Marcello Pira sono stati di più. Il dato di 324 si riferisce ai nuovi licatesi dopo la cui nascita i genitori hanno registrato e regolarizzato la posizione anagrafica nei registri comunali. Il Punto nascite – come abbiamo avuto modo più volte di evidenziare, a maggior ragione in questi ultimi gironi in cui è stato argomento di punta – serve infatti un bacino d’utenza che abbraccia anche i comuni viciniori di Palma di Montechiaro, Butera e Mazzarino. Ma ovviamente le nuove leve di queste città vengono catalogate nei registri dei propri Comuni di appartenenza una volta dimesse dalla struttura sanitaria di Contrada Cannavecchia. Licata non è quindi una città a rischio spopolamento come altri paesi della Provincia di Agrigento. C’è un leggero decremento nella forbice tra nuovi nati e persone defunte che pende “a favore” di quest’ultima categoria. Ma nulla di allarmante a livello numerico.