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Con l’accordo siglato nei giorni scorsi a Piazza Armerina tra i comuni di Licata, Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi e il colonnello Steve Gregory, presidente e fondatore del IFPSP (International Forum on Peace, Security and Prosperity), nascerà un Museo Diffuso della Memoria per la valorizzazione dei luoghi dello Sbarco e della Campagna di Sicilia del 43’.

Ad annunciarlo è il sindaco di Licata Giuseppe Galanti e l’Assessora con delega alla Cultura,Violetta Callea.

“Con l’accordo siglato dagli assessori alla cultura dei comuni di Licata, Butera, Gela, Mazzarino e Niscemi, – dichiara l’assessora Callea–in sostanza, si è creato preliminarmente un sodalizio con la finalità di realizzare un museo diffuso della memoria attraverso la creazione di tabelle da apporre in prossimità dei luoghi della memoria della Seconda guerra mondiale.Questo sodalizio, attraverso la stipula di un protocollo di intesa avvenuta nei giorni scorsi a Piazza Armerina tra i sindaci dei cinque comuni e il presidente e fondatore del IFPSP, colonnello Steve Gregory, ha aderito ufficialmente al Forum Internazionale per la Pace, la Sicurezza e la Prosperità.Il Comune di Licata,- continua Callea – per realizzare il percorso di valorizzazione dei luoghi della Memoria creerà un team tecnico-scientifico aperto a studiosi, associazioni e a tutti coloro che si occupano di recupero della memoria storica, in cui avrà un ruolo centrale l’associazione Memento presieduta dalla prof.ssa Carmela Zangara, autrice di diverse opere sullaSeconda guerra mondiale e sullo Sbarco Alleato del 43’alla quale si deve molto di quanto oggi conosciamo intorno agli eventi avvenuti a Licata,come anche dell’identificazione di tante vittime di cui non si sapeva nulla, – conclude Callea -nonché della localizzazione di tanti fortini, rifugi e casematte”.

Questo il commento della prof.ssa Carmela Zangara, presidente dell’Associazione Memento:

“Il progetto trova pienamente coinvolta l’Associazione Memento che sin dalla sua fondazione, nel lontano 2008, porta avanti le stesse finalità: la valorizzazione dei percorsi bellici sul territorio di Licata con la realizzazione di un’area museale all’aperto nei siti dello sbarco, la mappatura dei fortini, delle casematte, dei palazzi e delle ville requisite, i percorsi dei rifugi e di tutti i luoghi di particolare rilevanza nella vicenda sbarco, come ad esempio il cimitero americano. Attraverso il filo della memoria che lega le generazioni tra loro, suffragato dalla ricerca sulle fonti e gli atti, siamo riusciti a effettuare la stima dei caduti sia tra i civili che tra i militari, vincitori e vinti, nel tentativo di dare contezza alle giovani generazioni di quanto arduo e impegnativo sia il cammino che porta alla libertà, alla democrazia, alla Costituzione repubblicana ma anche alla pace tra i popoli liberi. Un dato acquisito non per sempre e una volta per tutte, da custodire e preservare con l’impegno personale che ci chiama ogni giorno all’appello responsabile”.