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Nel momento in cui si ha intenzione di mantenersi competitivi nel mondo del lavoro, non si può prescindere dalla conoscenza dell’inglese. Questo vale per tutti i settori in cui si opera.

Quando ci si accorge di non padroneggiare in maniera adeguata la lingua, la cosa migliore da fare è frequentare un corso o, ancora meglio, prendere una certificazione.

Per quanto riguarda questa alternativa, è doveroso ricordare che esistono diverse alternative e che alcune sono considerate più importanti di altre per chi ha intenzione di migliorare il proprio curriculum. Quali sono? Scopriamolo nelle prossime righe di questo articolo.

IELTS

Non importa che si parli di corsi di certificazioni inglese Palermo o di percorsi formativi organizzati in altre città: quando si chiama in causa questa certificazione, si inquadra uno dei riconoscimenti più importanti per chi vuole dimostrare la conoscenza dell’inglese sul lavoro.

Entrando nel dettaglio ricordiamo che l’acronimo IELTS si scioglie con International English Language Testing System. Riconosciuta in tutti i Paesi del Commonwealth, questa certificazione di inglese prevede due tipologie di percorso:

 

  • Academic, che come è chiaro dal nome è un’alternativa dedicata agli studenti.
  • General Training, ossia la certificazione di chi vuole un riconoscimento della conoscenza dell’inglese per motivi personali o di lavoro.

 

TOEFL

In questo caso, abbiamo a che fare con una certificazione il cui nome si scioglie con le parole Test of English as a Foreign Language. Quando la si chiama in causa, è necessario ricordare che rientra nel novero delle più richieste da parte degli atenei americani, a prescindere dalla facoltà. Accettata in circa 130 Paesi, prevede un test eseguito dal discente per via telematica.

TOEIC

Il nome di questa certificazione di inglese si scioglie con le parole Test of English for International Communication. Quali sono le sue caratteristiche? La prima cosa da dire è che si tratta di un test con peculiarità standardizzate. L’obiettivo è quello di procedere a una valutazione della padronanza della lingua in due diversi macro ambiti. Si tratta per la precisione di:

 

  • Comprensione (lettura e ascolto)
  • Produzione (espressione scritta e padronanza orale)

 

In questo frangente, abbiamo a che fare con una situazione un po’ diversa dalle altre. Il motivo? Esiste un test per ogni settore lavorativo. Alla luce di ciò, viene spesso utilizzata dalle aziende come riferimento per l’effettiva conoscenza dell’inglese degli aspiranti dipendenti e collaboratori.

Cambridge English

Parlare di questa certificazione significa uscire un attimo dal novero di quelle richieste nel mondo del lavoro. Citarla è comunque importante perché rappresenta un mondo che non si può non considerare se si hanno figli e si ha intenzione di avviarli, fin dalla prima infanzia, allo studio dell’inglese.

In questo caso, si considera il superamento di vari livelli. Si parte dal minimo, che corrisponde all’A2 e che viene certificato attraverso l’esame KET (Key English Test). Il passo successivo è il conseguimento della certificazione PET (Preliminary English Test). Corrispondente al livello B1 del Quadro Comune Europeo, questa certificazione è ideale per chi vuole iniziare a padroneggiare le basi dell’inglese e, per esempio, a esprimere pareri su quello che ama o non ama durante semplici discussioni con gli altri.

Proseguendo con l’elenco degli esami delle certificazioni Cambridge troviamo il FCE (First Certificate of English), che attesta la capacità, da parte del discente, di esprimersi in maniera corretta in un ambiente di lavoro o di studio dove si parla solo in inglese (livello B2).

Troviamo poi il CAE, che corrisponde al livello C1 e che viene considerato dalle università, e il CPE, corrispondente al livello C2 e considerato un punto di riferimento fondamentale per chi vuole attestare la conoscenza dell’inglese in percorsi post laurea o dottorati (e ovviamente sul lavoro nel caso in cui si dovesse ambire a posizioni dirigenziali).