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AG Licata Ospedale San Giacomo1Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Cisl Provinciale di Agrigento e della Cisl zonale di Licata sul punto nascite dell’ Ospedale San Giacomo d’ Altopasso.

Lo Stato Italiano ha da sempre tutelato la “Maternità” già a partire dall’ art. 37 della Costituzione  Italiana  e poi con il Decreto Legislativo n° 151 del 26 / 03 / 01 e poi nei vari Contratti collettivi Nazionali del Lavoro. E’, quindi, per questo che il rispetto della legge sta alla base di un Paese Civile per la salvaguardia della Donna, della Famiglia e dei Figli. Il rispetto è dovuto da tutti ma, a quanto pare, non da parte della Regione Sicilia che per una, doverosa, necessità di contenimento costi, sacrifica diversi punti nascita in Sicilia. La Cisl provinciale di Agrigento e quella zonale di Licata, pur condividendo la necessità di contenimento dei costi sui bilanci regionali, dissentono fortemente sulla decisione “lineare” di chiudere i punti nascita al di sotto delle 500 unità. Si deve risparmiare ma non sulla pelle delle puerpere e dei nascituri. Tra questi punti nascita vi è quello di Licata, che pur vicino a quella fatidica soglia, pur avendo un trend in aumento, per un mero calcolo “ragionieristico” si vede tagliato il punto nascita al proprio Ospedale S. Giacomo d’ Altopasso. Noi contestiamo il metodo e il merito della questione e pensiamo possa essere rivista questa decisione che, nei fatti, mortifica le leggi dello Stato e finanche la Costituzione Italiana, nel contempo invitiamo l’ Assessore Borsellino ed il presidente Crocetta a rivedere la norma che si sono data, per meglio conciliare il diritto alla salute ed alla vita con la necessità di quadratura dei bilanci della Regione.

Il Segretario Territoriale UST – CISL Maurizio Saia 

Il Responsabile USZ CISL di Licata – Salvatore Licata