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“Altro che atto dovuto!  Anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa  – dopo il Tar –  ha sonoramente bocciato lo scellerato  ed illegittimo decreto emanato a tempo scaduto dal dimissionario Assessore alla Salute sull’accorpamento dei Laboratori di Analisi che avrebbe comportato – dal primo gennaio 2013 – la chiusura di tanti laboratori distribuiti soprattutto nei piccoli centri e nelle comunità montane per il mancato raggiungimento del numero minimo di 100 mila prestazioni annue”. Lo afferma l’europarlamentare Salvatore Iacolino, candidato all’Assemblea Regionale Siciliana nella lista del Popolo della Libertà. “La sospensione del Cga – continua  – conferma l’iniquità e i criteri discriminanti di un provvedimento  che avrebbe imposto ai cittadini dove effettuare gli esami di laboratorio ed i prelievi di sangue, compromesso i livelli occupazionali – soprattutto dei giovani biologi – e calpestato la professionalità dei laboratoristi di consorziarsi liberamente e di rivedere impostazioni e abitudini di lavoro consolidate nel tempo, che garantiscono una risposta alla salute nelle singole realtà territoriali. Un atto di forza scriteriato, quello del Governo regionale dimissionario, –  afferma Iacolino –  a conferma del fallimento di una Riforma della sanità pubblica assolutamente inadeguata dove le attività di prevenzione e distrettuali distribuite sul territorio risultano peggiorate e depotenziate sulle quali sarà chiamato ad  intervenire il nuovo Governo eliminando sprechi e inefficienze  e  migliorando l’accesso a prestazioni e cure, in favore, in particolare, dei pazienti fragili”. “Nel contempo, dal nuovo Governo regionale – conclude Iacolino – deve essere rivisto l’aggregato per il 2012 in favore dei Laboratori convenzionati, fortemente ridotto a tempo scaduto (ottobre 2012) quando le prestazioni risultano effettivamente erogate e, precedentemente, nel febbraio 2012, il relativo budget era già stato assegnato per il 2012 dallo stesso Assessorato nella misura prevista del 2011”.