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“La nuova Politica Comune della Pesca rappresenta un’occasione unica per rendere il comparto ittico – in particolare quello siciliano – più sicuro, più dinamico e competitivo in una prospettiva di crescita a lungo termine. Al contempo, è importante che il nuovo Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (6,5 mld di euro per il periodo 2014/2020) mantenga alcuni strumenti di sostegno esistenti  (aiuti alle demolizioni, sostegno all’arresto definitivo dell’attività, al rinnovo e all’ammodernamento della flotta) e preveda nuove risorse per l’ammodernamento e fermo biologico”. Lo afferma l’europarlamentare Salvatore Iacolino (PPE/PDL) a proposito dell’approvazione da parte del Parlamento Europeo, riunito in seduta Plenaria, di una Risoluzione sulla “Dimensione esterna della Politica Comune della Pesca” – nell’ambito della nuova Riforma  tracciata dalla Commissione e all’esame del Parlamento Europeo che entrerà in vigore nel 2013 – che rafforza la tutela della pesca nel Mediterraneo, le attività dei pescherecci siciliani e rende più sicura e sostenibile la pesca artigianale e di fascia costiera. “Nel processo di  revisione della Politica Comune della Pesca – conclude Iacolino – abbiamo previsto  Accordi di cooperazione con i Paesi terzi, e in particolare con quelli frontalieri per contrastare la pesca  illegale e promuovere una pesca redditizia dal punto di vista ambientale, economico e sociale, in special modo nel Mediterraneo”.