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La direttiva di ampliare il monte ore minimo dei dipendenti precari dell’Ente non è stata accolta favorevolmente dalla Cisl Funzione Pubblica che interviene con il delegato territoriale Totò Cassaro. Ecco la nota.

La Cisl Funzione Pubblica Territoriale, in data 9 gennaio 2018, ha chiesto “Con Urgenza”, l’attivazione di un tavolo di concertazione per “procedere alla stabilizzazione di tutto il personale precario”, così per come concordato con la parte politica nello scorso mese di dicembre.
Con il solito disprezzo per le relazioni sindacali, l’amministrazione comunale, ad oggi, ha proclamato a mezzo stampa l’intendimento di elevare il monte ore di alcuni lavoratori precari, vedasi direttiva a firma del commissario straordinario, compromettendo il completo processo di stabilizzazione distraendone risorse in termini economici e temporali.
Se veramente le stabilizzazioni fossero a cuore di questo vertice, si sarebbe colta l’occasione della nostra dichiarazione del dicembre scorso per aprire la discussione ed instaurare un tavolo tecnico affrontando le novità introdotte dalla legge di bilancio 2018, dalla legge 75/2017, dando corso a quanto previsto dalla circolare n°3 del Dipartimento Funzione Pubblica, per procedere all’atto ricognitivo condiviso con il quale redigere il piano del fabisogno 2018/2020, mettere in trasparenza tutti gli strumenti a disposizione per favorire il maggior numero di stabilizzazioni già dal 2018 sulla base di criteri trasparenti e oggettivi, rispettosi delle priorità dell’ente e nel pieno rispetto di quanto dettato dalTUEL “ottimizzazione delle risorse di bilancio” .
Contrariamente a quanto si sta facendo nel resto della regione sicilia che, approfittando della corsia preferenziale introdotta dalla riforma del pubblico impiego ed utilizzando al massimo tutti gli spazi interpretativi della norma per concorrere alla stabilizzazione di tutto il personale, il commissario Brandara sceglie di procedere in perfetta solitudine annunciando l’integrazione oraria, distogliendo l’attenzione dall’obbiettivo principale “La stabilizzazione” per tutti i precari dell’ente.
Ad oggi, la richiesta di concertazione della CISL funzione pubblica rimane disattesa ed inevasa, escludendo i confederali dal poter esercitare le proprie prerogative a danno dei lavoratori.
noi non abbiamo preclusioni sull’integrazione oraria, purché avvenga in contemporanea alla stabilizzazione di tutto il personale precario.
La Cisl fp., dunque, si riserva di procedere ai sensi dell’art. 28 CCNL (condotta antisindacale), contro un’amministrazione che procede d’imperio dissentendo dalle relazioni sindacali congiunte.

Totò Cassaro – delegato territoriale Cisl Funzione Pubblica