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La Capitaneria di Porto di Licata ha coordinato e gestito una operazione di controllo sulla filiera della pesca, con particolare riguardo alla tracciabilità del pescato. A seguito di appostamenti eseguiti dal personale militare già da alcune sere in zone limitrofe all’area portuale, questa notte è stata individuata una piccola imbarcazione condotta da pescatore sportivo mentre sbarcava 2 esemplari di tonno rosso (per un totale di 120 kg), 1 esemplare di pesce spada sotto misura (circa 8 kg.), e 1 esemplare di Tonno alalunga (di circa 8 kg). Il dipendente personale seguiva le operazioni di sbarco e successivamente il trasporto dello stesso in un magazzino dell’entroterra licatese. Alle prime luci dell’alba i militari di questo Comando eseguivano il controllo ispettivo al magazzino, rilevando, oltre alle specie ittiche sopra citate, una cassa in legno contenente circa 200 ricci di mare, non tracciati.
Si procedeva pertanto al sequestro del prodotto ittico rinvenuto, probabilmente destinato al commercio illegale abusivo, ed a seguito di visita sanitaria, il medico veterinario reperibile ne dichiarava l’idoneità al consumo umano: il pescato veniva quindi devoluto ad istituti di beneficienza locali, ad eccezione dei ricci di mare opportunamente smaltiti per dubbia provenienza. Gli autori delle sopraddette violazioni in materia di tracciabilità di prodotti ittici venivano sanzionati per un totale di € 4.000,00.