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DSC_0060Federconsumatori non può che fare proprie le esigenze e le istanze espresse da CNA e Fenapi circa l’elevata determinazione delle tariffe Tari, le quali, se non saranno riviste al ribasso, incideranno pesantemente sulle tasche di artigiani, imprenditori ed esercenti attività commerciali. Invero questo corposo segmento della già malconcia economia licatese, oltre ad esser vessato da numerosi altri tributi, locali e non, ha a che fare quotidianamente con la grave crisi economica che attanaglia la nostra comunità, e la penisola in generale, e che si manifesta anche in una minore concessione di credito da parte delle banche a suo discapito. Urge quindi un’accorta rimodulazione al ribasso dell’aliquota Tari, che tenga conto delle reali condizioni finanziarie del comparto produttivo e commerciale, al fine di evitare un effetto a cascata su tutta l’economia locale. Ci auguriamo che il commissario straordinario ed il consiglio comunale, alla prima seduta utile del civico consesso, tengano in dovuta considerazione le richieste espresse da CNA e Fenapi. Anche perché la proposta di sciopero fiscale, emersa durante la riunione di venerdì scorso quale conseguenza alla mancata rimodulazione delle aliquote, non è una minaccia, è una esigenza: artigiani, commercianti ed imprenditori, non è che non vogliono pagare la Tari, semplicemente non possono a tali condizioni.

Federconsumatori

Il responsabile Angelo Pisano

Il legale Rosaria Puccio