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Vibrante protesta dei pescatori licatesi contro il progetto di perforazione di Eni per la realizzazione di una condotta sottomarina (progetto denominato Cassiopea) per l’estrazione del gas nel golfo di Gela della lunghezza di circa sessanta chilometri. “Rischiamo di non poter pescare per diversi anni” hanno fatto sapere gli addetti ai lavori del comparto ittico licatese proclamando lo stato di agitazione. Le due parti si sono confrontate a Palazzo di Città con Eni che ha spiegato cosa intende realizzare (la fase cruciale dell’intervento nel 2019) e i pescatori a ribattere che “questo significherebbe non poter lavorare per circa 5-6 anni”. Marineria licatese che ha trovato la sponda del sindaco Angelo Cambiano il quale ha bacchettato Eni “sull’assenza di un preventivo avviso o concertazione”. Cambiano ha parlato anche di “danno di immagine in caso di nuove perforazioni in mare”. Le due parti si confronteranno nuovamente a breve.