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RTW compact  (640x456)Una volta quando si voleva denigrare una scoperta si diceva: “che hai inventato l’acqua calda?” Oggi, nell’era del risparmio energetico inventare un dispositivo che ti permette di risparmiare l’acqua calda o l’acqua in genere durante le nostre incursioni in bagno è una scoperta da salutare con grande favore.

Due giovani artigiani di Licata, Angelo e Sandro Incorvaia, livornesi di nascita ma siciliani  da generazioni, hanno pensato durante le ore libere dal loro lavoro primario (sono titolari di un cantiere che fornisce assistenza alle barche da diporto, ma costruiscono anche loro imbarcazioni) di inventare un dispositivo che si chiama RTW Compact che permette di non far perdere una quantità notevole di acqua in attesa dell’arrivo dell’acqua calda.

E’ una scena che si ripete tantissime volte nella nostra giornata con consumi di acqua che sono spaventosi. AngeloAngelo Incorvaia (572x640) e Sandro Incorvaia hanno fatto i conti ed in un power point che hanno predisposto per presentare la loro creazione forniscono i dati.

“Abbiamo inventato un dispositivo – dicono i fratelli Incorvaia – composto da una pompa, un sensore di temperatura, una valvola di non ritorno, un’elettrovalvola e una scheda elettrica. Questo dispositivo, collegato alle uscite d’acqua calda e fredda di un lavandino , permette, quando si vuole utilizzare l’acqua calda di attivare il riciclo tramite un telecomando che può essere azionato anche attraverso il wi-fi”.

Non appena la temperatura dell’acqua all’interno del condotto raggiunge 35 gradi, interviene la scheda elettrica che, dicono ancora Angelo e Sandro: “ferma la pompa, chiude l’elettrovalvola ed i due condotti tornano separati e fruibili. A questo punto aprendo il rubinetto l’acqua esce immediatamente calda”.

Nel progettare il dispositivo i fratelli  che potremmo ribattezzare I (come Inventori e come Incorvaia) hanno accertato che per lavarci le mani, farci una doccia, lavarci i denti, o lavare i piatti (ma senza la lavastoviglie) perdiamo 7 litri d’acqua almeno. E lo spreco di acqua, rispetto a quella consumata va dal 22 al 350%.

“Per fare un esempio pratico – dicono gli inventori – in Sicilia  due milioni di famiglie potrebbero avere un risparmio annuo per famiglia di 17.800 litri”.

Angelo e Sandro IncorvaiaSandro Incorvaia (562x640) hanno già parlato del progetto ai dirigenti, di Agrigento, di Lega Ambiente e sperano che il sindaco della loro città, Angelo Balsamo, che contatteranno nei prossimi giorni, possa mettere insieme le aziende che si occupano di risorse idriche ed i tecnici per avere la possibilità di presentare il loro progetto che è stato già brevettato.

Angelo qualche anno fa aveva progettato una speciale chiave che permetteva di bloccare la velocità dell’auto a 120 km ora  come previsto dalla Legge Ferri. Dopo che i giornali parlarono dell’invenzione lui scrisse all’allora Ministro dei Lavori Pubblici , Antonio Di Pietro, che gli rispose con una lettera di complimenti, ma la cosa morì lì.

“Questo è un altro tipo di proposta – concludono i fratelli Incorvaia – adesso possiamo veramente contribuire a diminuire i consumi di acqua e a risparmiare energia”.

Loro ci credono ma il problema che a credere a questo loro ambizioso progetto debano essere anche le istituzioni ed i semplici cittadini. La storia di questi due ragazzi ci insegna che anche Licata e i suoi figli possono partorire progetti geniali. Ma farli decollare dalla nostra città non è facile. L’importante è non perdere la speranza.

Francesco  Pira