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Diga_Gibbesi__siciliaSbloccato il progetto per la realizzazione della diga Gibbesi. Ecco la nota di Cittadinanzattiva.

L’ultima volta che abbiamo scritto sulla canalizzazione della diga Gibbesi era l’undici di febbraio del 2016. In quell’occasione lamentavamo il fatto che a quasi due anni dalla emissione del Bando Regionale (marzo 2013) e ad un anno dall’ apertura delle buste (Febbraio 2014), ancora non si fosse dato il via allo studio di progettazione per la realizzazione del Progetto. Eravamo stati pure criticati per quella insofferenza e per quella denuncia e ce ne siamo fatti una ragione. Oggi non ci sembra vero apprendere che il Progetto esecutivo finale sia stato riconsegnato alla stazione appaltante per le osservazioni finali. Nel caso in cui non ve ne fossero, si passerebbe alla conferenza di servizi finale con i portatori di interesse, che è l’atto finale e comporta la consegna del Progetto. Sebbene non condividiamo queste lungaggini, (oltre tre anni dal bando alla consegna, per un progetto che prevedeva 149 giorni di tempo per il progettista), siamo arrivati da qui a poche settimane a destinazione. Orbene, ci aspettiamo adesso che a livello istituzionale si metta in campo tutto l’interesse che, fino a questo momento, non abbiamo ne visto ne sentito. Riferiamo per dovere di cronaca che il Sindaco di Sommatino, nell’aprile 2015, tuonava e minacciava ferro e fuoco nel caso il suo territorio venisse espropriato di quell’ acqua che lui definisce indispensabile per lo sviluppo, sebbene le sue campagne vengano irrigate da altre dighe, inducendo deputati regionali a scendere in campo a suo favore e a richiedere incontri presso gli assessorati competenti per rivendicare una risorsa alla quale non intende rinunciare. Se dobbiamo essere sinceri non ci impressiona la veemente uscita del Sindaco di Sommatino, dato che di quell’acqua non ne vorremmo l’esclusiva, ci preoccupa invece e ci impegnerà da qui in avanti la ricerca delle risorse necessarie per la realizzazione del Progetto. Considerate per un attimo quanto è stato siccitoso questo inverno. Considerate che chissà per quanto altro tempo ancora dovremo fare a ameno della poca acqua che ci dava il terziario del depuratore. Dobbiamo arrivare alla desertificazione totale, così come ci veniva diagnosticato anni fa? Per noi, per il nostro territorio, quell’acqua è di vitale importanza e le nostre campagne mal sopportano i ritardi burocratici e non sopportano per nulla l’ assenza di interesse. Ed ancora vogliamo aggiungere, per gli addetti ai lavori, che ci pare oltremodo necessario, completare il lavoro di taratura della diga. Quell’invaso, in atto, è autorizzato ad invasare il 25% della sua capacità. Corriamo il rischio che, quando la canalizzazione sarà realizzata, non potremo ricevere acqua perché non si è completato il processo di controllo e verifica della sua intera capacità. Vogliamo interessarcene? Occorrono le risorse, adesso, per la realizzazione dell’opera. Le mette Agensud? Bene. Si vogliono prendere dal Patto per il Sud? Bene. Si vogliono prendere dal Po Fesr 2014/20? Benissimo. Ma attendiamo adesso fatti ed azioni concrete.

Il referente per la valorizzazione e la Difesa dell’ Ambiente – Salvatore Licata  

La responsabile Tdm – Maria Grazia Cimino