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DRiceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del meetup di Licata del Movimento 5 Stelle sulla condizione del depuratore di Contra Ripellino.

A seguito delle dichiarazioni fatte dal vicesindaco Cambiano e rilasciate alla emittente  locale Licata Nuova Tv il giorno 22/05/2014 in merito alla vicenda del malfunzionamento  del depuratore di c.da Ripellino nelle quali lo stesso sosteneva che “non sono di  competenza comunale gli aspetti sia di controllo che sanzionatori sulla gestione del  depuratore” noi attivisti del meetup locale del M5S riteniamo opportuno ricordare al Sig. vicesindaco che ai sensi della legge n. 833/1978 e del D. Lgs. n. 112/1998 il Sindaco (e quindi anche il suo vice) è l’autorità sanitaria locale e ad esso compete tra l’altro una superiore funzione di controllo sul rispetto di condizioni di igienicità e salubrità anche dell’ambiente, avvalendosi in ciò, delle apposite strutture di cui a vario titolo può disporre, da quelle comunali a quelle di Polizia a quelle Sanitarie. Dalle parole del Vice Sindaco invece, emerge un inspiegabile “buonismo” nei confronti di  Girgenti Acque a carico della quale, di contro, l’occhio del cittadino attento, rileva grandi disservizi, inadempienze e danneggiamenti alla cosa pubblica oltre ad un atteggiamento ai  limiti del vessatorio ed una assoluta incapacità ad offrire un servizio minimamente dignitoso alla così tanto vituperata cittadinanza licatese nè in ambito al servizio idropotabile nè tantomeno in seno al servizio fognario e depurativo.

2014-04-15 10.20.19Sorprende in verità come in seno a codesta amministrazione, che in passato si è adornata di cotanti proclami e promesse di scioglimento del rapporto con Girgenti Acque, si sia affermata una volontà ed una posizione molto più “soft” e garantista degli interessi precipui di tale società di gestione. A poco valgono le affermazioni con le quali, si sostiene l’impossibilità di rescissione del contratto se dal 2008, 14 su 42 comuni dello stesso ATO, NON HANNO MAI CONSEGNATO GLI IMPIANTI a Girgenti Acque ed adesso, il comitato intercomunale per la gestione dell’acqua pubblica della provincia di Agrigento e i sindaci di altri comuni agrigentini chiedono al commissario della provincia regionale di Agrigento di avviare le  procedure per ottenere la risoluzione anticipata del contratto con Girgenti Acque.

Per queste ragioni, gli attivisti del meetup m5s di Licata, ai sensi del TITOLO II ARTICOLO  12 comma 3 dello Statuto del Comune di Licata in materia di partecipazione popolare e  tutela dei diritti dei cittadini riguardante il diritto di petizione, ha depositato oggi, al protocollo generale del Comune, una petizione in cui si chiede al vicesindaco:

D– di fornire chiarimenti sul Decreto di Diniego dell’autorizzazione allo scarico che NEL  LUGLIO 2013 l’Agenzia Regionale Acqua e Rifiuti ha notificato a Girgenti Acque ed al  Comune di Licata. Se sa, il vicesindaco, che un depuratore senza autorizzazione NON PUÒ SCARICARE NEMMENO UN LITRO DI ACQUA. Per quale ragione non viene imposto il blocco immediato ed il sequestro dell’impianto tornando a smaltire gli scarichi  per come si è fatto per decenni in deroga, prima della realizzazione del depuratore.

– di fornire chiarimenti sulle ragioni per cui il Comune non rende pubblici i referti di analisi che Girgenti Acque, in regime di autocontrollo, deve eseguire per legge e per quale ragione non effettua regolari visite di ispettive con propri tecnici al depuratore al fine di verificarne lo stato. Ricordiamo ad ogni buon fine al Vice Sindaco, che il depuratore è e resta proprietà comunale come tutti gli impianti dati in gestione a Girgenti Acque ed in quanto tale, patrimonio che il Comune deve tutelare e garantire nel tempo nell’interesse dei cittadini tutti.

– in merito al canone di depurazione (non il canone del S.I.I. come erroneamente affermato dal Vice Sindaco), ci permettiamo ricordare al Vice Sindaco, che poichè il depuratore È PRIVO DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO e quindi FUORILEGGE, pagare il canone di depurazione non solo non è previsto dalla legge, ma addirittura rende i cittadini che tale canone pagano, COMPLICI DI UN REATO oltre che indebitamente tartassati. Come sta tutelando il Comune i propri cittadini da questo che è un evidente abuso? Ad oggi Girgenti Acque addebita nelle bollette la quota di depurazione per le utenze non servite dal depuratore e quando i depuratori non esistono, non funzionano o non sono idonei, in contrasto con la legge e la sentenza della corte costituzionale n. 335 del 10 ottobre 2008 e della conseguente emanazione della Legge 13/2009 e del D.M. 30.09.2009 “Individuazione dei criteri e dei parametri per la restituzione agli utenti della quota non dovuta riferita al servizio di depurazione”.

– chiedere al soggetto gestore, copia di tutti i formulari di smaltimento dei fanghi prodotti dal depuratore nel periodo di gestione perchè da questi è possibile risalire facilmente alla effettiva funzionalità del depuratore anche nei mesi passati e nel caso dovesse essere confermato il mancato funzionamento per lunghi periodi degli anni passati, denunciare Girgenti Acque PER GRAVE DANNO AMBIENTALE.

A seguito della soppressione dei consigli di amministrazione degli Ato Idrici, stabilita con la legge 9 gennaio 2013 n. 2 e dell’attuale gestione commissariale degli Ambiti Ottimali, si chiede a codesta Amministrazione di assumere una posizione netta, chiara, immediata, risolutiva, in vista dell’attuazione della legge regionale, come previsto dalla legge 2/2013. Per tale ragione, si chiede:

al Presidente del Consiglio Comunale che la questione venga posta all’ordine del giorno del prossimo ed utile Consiglio Comunale onde consentire al Sindaco e alla Giunta di fornire spiegazioni esaustive sull’argomento in modo tale da darne contezza all’intera cittadinanza della posizione ufficiale di codesta amministrazione.

– di adoperarsi attraverso l’assessore designato e suoi uffici per partecipare all’incontro del prossimo 4 Giugno tra il Comitato Provinciale per l’Acqua Pubblica Inter.Co.Pa, il Consorzio d’Ambito ed il Commissario Infurnari nel corso del quale verranno esaminate le principali criticità e le inadempienze di Girgenti Acque nel corso dei sette anni di gestione per porre le basi concrete per procedere alla risoluzione del contratto per inadempienza con il gestore;

– di adottare, alla luce della L.R. n.2 del 09/01/2013, azioni per l’uscita immediata del Comune di Licata dall’ATO idrico AG9, assicurando comunque, la sufficienza, l’adeguatezza e la pubblicità del servizio idrico alla cittadinanza;

– di chiedere una moratoria dei pagamenti a Girgenti Acque al fine di verificare la legittimità degli esagerati aumenti di tariffa e del canone di depurazione, canone fisso e  remunerazione del capitale investito (pari al 7%).

Gli Attivisti M5S Meetup Licata – Ugo De Marco, Massimiliano Bartolotta, Armando Scala, Vincenzo Burgio