Riceviamo e pubblichiamo una nota di CittadinanzAttiva sullo stato del depuratore di Contrada Ripellino.
In data 10 giugno avevamo inoltrato richiesta di incontro all’ Ato Idrico di Agrigento, preoccupati, come ancora siamo, per lo stato in cui versa il Depuratore dei reflui cittadini di Licata. Lo stesso, rammentiamo, si è reso protagonista di due sversamenti a distanza di una settimana una dall’ altra, a partire dal 4/5 aprile. Vista la perdurante assenza di notizie o di segnali, nella giornata di ieri, abbiamo provveduto a inoltrare all’Assessorato Regionale all’ Energia, ed in particolare al Direttore Generale del Dipartimento Acque e Rifiuti ed all’ Assessore in persona, uguale richiesta, perché non pensiamo sia possibile assistere impassibili al perpetrarsi di quello che noi pensiamo essere un crimine ambientale, senza battere ciglio. Ci conferma i nostri sospetti la notizia della settimana scorsa, dove la Polizia provinciale, presumiamo a seguito della nostra richiesta, effettuando delle verifiche sui depuratori costieri (Sciacca, Siculiana, P. di Montechiaro, Licata ecc.) ha trovato irregolarità gestionali ed amministrative a carico, anche, del nostro depuratore. Tutto ciò non ci soddisfa, in quanto avremmo desiderato esporre prima le nostre ragioni e dopo eventualmente effettuare i controlli, anche in forma congiunta con tecnici di nostra fiducia. I cittadini/utenti, pensiamo non hanno solo doveri verso il Gestore Unico ma anche diritti. E’ loro obbligo, pagare per il servizio che ricevono, in maniera puntuale, ma contestualmente hanno il diritto di controllare che il servizio venga loro reso secondo precisi obblighi contrattuali, legali, amministrativi ecc. Siamo per il dialogo e lo stiamo dimostrando con il percorso che ci siamo dati e che stiamo seguendo. Per il ricorso a percorsi di natura legale c’è sempre tempo, anche se non possiamo escluderlo a priori.
Il referente per la valorizzazione e la Difesa dell’Ambiente – Salvatore Licata
Responsabile Provinciale TDM – Maria Grazia Cimino
