Pubblichiamo il comunicato stampa relativo alla costituzione del comitato per il No al referendum.
Questa Costituzione (la più bella del mondo), per ’70 ed in momenti di grande tensione sociale ha garantito la tenuta democratica del paese; ha permesso la ricostruzione dopo la distruzione della guerra; ha permesso di studiare e di curarci, al di là del ceto sociale di appartenenza; ha garantito la democrazia ed il diritto al voto. Oggi qualcuno ritiene di potere comandare da solo, arrivando anche a mettere in discussione il suffragio universale. Questo parlamento e questo governo non avevano il mandato popolare per modificare la costituzione e se ne sono appropriati calpestando la sovranità popolare. Altre erano le priorità politiche che ci aspettavamo da questo governo: quelle legate al diritto al lavoro, alla povertà sempre più diffusa, alle disuguaglianze che dividono ed incattiviscono i cittadini allontanandoli dalle istituzioni, alla solidarietà ed alla protezione sociale intesa dal governo come una spesa piuttosto che un valore, alla legalità sempre più lontana dal ceto politico, all’emigrazione giovanile che sta svuotando i paesi del sud ed il nostro in particolare. Eppure questo governo invece di unire il paese attorno ai bisogni ha preferito dividerlo attorno al suo potere. In Italia abbiamo già avuto l’esperienza dell’uomo solo al comando, del primato della governabilità sulla partecipazione, del “lasciatemi lavorare che vi risolvo i problemi”, e ci siamo trovati con il partito unico e l’uomo solo al comando, a non votare per 25 anni, con una guerra mondiale che ha fatto 57 milioni di vittime di cui 415 mila italiani.
Roberto Di Cara