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depuratore di Licata 2Dopo l’avvio dell’iter per chiedere il rimborso per il canone di depurazione, ecco la nota della sezione locale di Cittadinanzattiva.

Abbiamo apprezzato il recepimento da parte del Sindaco della nostra reiterata richiesta di sospensione e rimborso del canone di depurazione che è stata da sempre improntata alla considerazione che era del tutto evidente il malfunzionamento dell’impianto, praticamente da sempre e la Magistratura ci ha dato conferma di ciò con il sequestro. Chiediamo adesso però che venga promossa la prima lettera, quella spedita nel marzo del 2015, per non perdere un anno di rimborso e danneggiare i cittadini. Era del tutto evidente che avevamo la normativa che era stata prevista dal legislatore, a portata di mano e a disposizione, per il ripristino della legalità e soprattutto a protezione della salute dei cittadini e dell’Ambiente. In ragione di ciò abbiamo prima provato a compiere tutti i passaggi burocratico-amministrativi-istituzionali che, alla fine, sono risultati vani. Adesso, rimane, al sindaco di promuovere, con l’Ato Idrico, l’applicazione della seconda lettera, del marzo del 2015, quella che chiede, alla fine, la rescissione contrattuale per gravi e ripetute inadempienze. Se il Gestore è stato inadempiente, tanto che è dovuta intervenire la Magistratura, si può e si deve chiedere la sospensione ed il rimborso del canone di depurazione ai sensi di una normativa, ma si deve chiedere anche la rescissione contrattuale, ai sensi di altra normativa, così come la stessa seconda lettera descrive molto bene. Non si capirebbe il perché del non intervenire in tal senso. Sarebbe una grave ed inspiegabile omissione. Diventerebbe un intervento a metà.

Salvatore Licata

Maria Grazia Cimino