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foto ospedaleRiceviamo e pubblichiamo una nota del segretario provinciale del Nursind, Salvo Nicolosi, in merito alla carenza del personale infermieristico in servizio presso l’ospedale San Giacomo d’Altopasso.

Oggetto: Riscontro nota “Riduzione del personale infermieristico”

In riferimento alla nota in oggetto la scrivente Organizzazione Sindacale ritiene particolarmente seria la problematica trattata, chiede pertanto un incontro con le Signorie Loro per intraprendere insieme i provvedimenti che il caso richiede e che devono essere fatti con estrema urgenza. Inoltre sottolineiamo che la carenza cronica di OSS in tutti i reparti del nosocomio di Licata, più volte evidenziata dalla scrivente Organizzazione Sindacale, mette ulteriormente in crisi il lavoro degli infermieri e dei pochi OSS in turno nelle varie unità operative che si vedono troppo spesso sballottati da una unità operativa all’altra senza peraltro riuscire a coprire sufficientemente tutti i turni di servizio. Restiamo in attesa di urgente riscontro preoccupati dal fatto che l’arrivo dell’estate sicuramente renderà la situazione ancora più grave in quanto ci sarà un aumento dell’utenza ed una conseguente diminuzione delle unità infermieristiche ed OSS, già pochi in dotazione,che usufruiranno delle  ferie estive. Il problema del personale infermieristico e della carenza, quasi assenza, di personale OSS presente in molte unità operative del nosocomio, speriamo che non determini una articolazione dei turni particolarmente stressante e non rispettosa del riposo necessario come stabilito dai CCNL. che in tempi di estrema difficoltà ci debba essere una organizzazione dinamica del personale e che nessuno sia penalizzato nella distribuzione dei carichi di lavoro, onde evitare ciò è utile avere ben chiaro le recenti mobilità del personale sanitario nel presidio di Licata e quale utilità organizzativa abbiano determinato. Ricordiamo che :“nel processo del prendersi cura, l’Infermiere orienta la sua azione al bene dell’assistito” e che “altrettanto coerentemente con la propria mission, l’Infermiere si rifiuta di compensare le carenze e i disservizi quando non vi sia eccezionalità ma consuetudine ovvero quando vi sia una riproposizione di problemi e carenze già verificatesi, quando venga pregiudicato il suo mandato professionale per impossibilità a garantire adeguati standard assistenziali per sistematica inadeguatezza dell’organico.” (Codice Deontologico, approvato in data 17/01/2009). La scrivente organizzazione sindacale non giudica positivamente i trasferimenti interni fatti senza alcuna concertazione, infatti parecchie lamentele ci sono giunte da moltissime persone che ritengono le decisioni prese non comprensibili e siamo incapaci di dare un giudizio positivo dato che si sono creati situazioni lavorative che, di fatto, creano in alcuni casi carichi di lavoro eccessivi. Aggiungiamo, la grave carenza di personale di supporto (OSS) e l’esiguo numero di Ausiliari (ormai quasi estinti), fanno aumentare in maniera estremamente pericolosa il carico di lavoro (già di per sé elevato) al personale infermieristico, in quanto esso viene ad essere, per necessità, distorto dalle attività proprie della professione, oltre che chiaramente e costantemente dequalificato. Osserviamo che, secondo il rapporto ISPSEL 2008, gli Infermieri risultano tra le categorie di lavoratori più colpiti da patologie da stress da lavoro, questo in condizioni fisiologiche, figuriamoci in situazione di carenza di organico. L’Amministrazione in punta di fatto e di diritto è responsabile dei danni alla Salute dei Lavoratori/Sanitari derivanti dalla carenza degli stessi nei vari servizi. Asseriamo inoltre che tale carenza rende difficoltoso ai Lavoratori/Infermieri ed al personale di supporto il legittimo godimento dei diritti contrattualmente definiti come il diritto alle ferie ed i riposi compensativi dopo i turni notturni, negando il recupero psico-fisico prescritto. Riteniamo infine che una più omogenea ed efficiente distribuzione del personale infermieristico ed OSS possa in qualche modo migliorare la situazione che si presenta davvero grave, tanto da essere messa in dubbio l’ efficienza della qualità delle prestazioni con ripercussioni medico-legali. L’obiettivo che ci deve muovere  è  quello di trovare un sistema che consente al contempo una equa ripartizione del carico di lavoro tra gli infermieri, un uso economicamente conveniente delle risorse e la prevenzione di livelli eccessivi di stress sul lavoro.

Il Segretario Provinciale Nursind – Salvatore Nicolosi