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Angelo CambianoNon è tardata ad arrivare la replica del primo cittadino Angelo Cambiano al manifesto dal titolo “sindaco sei stato nominato” fatto affiggere da tredici consiglieri comunali di opposizione. “Chi oggi firma un documento “nominando” il sindaco come nel famoso reality show – scrive Angelo Cambiano – non fa che confermare ciò che i cittadini già sanno: l’interpretazione della politica, da parte dell’opposizione, come uno show e non come un servizio”. Cambiano sposta poi il “mirino” sulla politica, locale e regionale. “Chi firma dimentica di rappresentare in città partiti politici ed ex movimenti: Partito democratico, Nuovo Centro Destra, Movimento per l’Autonomia che, in città e ed in Consiglio comunale, hanno i loro referenti politici. Mi chiedo – prosegue Angelo Cambiano – gli attuali deputati regionali, gli onorevoli che hanno raccolto a Licata migliaia di voti di preferenza, quali risultati e quali risposte hanno dato alla città. Sono stati in silenzio quando si è parlato di abusivismo edilizio. Nonostante le loro “puntatine” in città in occasione della tromba d’aria, ad oggi non c’è stato nessun ristoro per gli agricoltori e le aziende colpite”. Un altro dei punti “contestati” dall’opposizione è quello relativo alla sanità e in particolare al Punto nascite dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso. Anche su questo Cambiano rispedisce al mittente le accuse mossegli. “Nel documento sottoscritto dai consiglieri si parla di ospedale e sanità – afferma il sindaco – voglio ricordare che la deroga alla chiusura del Punto nascite arriva qualche mese fa, dopo due viaggi che il sottoscritto ha fatto a Roma. Questa città – conclude Cambiano nel suo j’accuse – deve puntare sulle proprie risorse creando opportunità sul territorio e non svuotandolo delle energie migliori e dei giovani capaci”. Come detto in apertura di servizio, la risposta di Cambiano è stata “innescata” da un lungo manifestato firmato da tredici consiglieri comunali di opposizione: Bennici, Violetta Callea, Di Franco, Grillo, Moscato, Munda, Russotto, Sciria, Scrimali, Sica, Termini, Terranova e Vincenti.

Articolo tratto dal giornale La Sicilia edizione di Agrigento