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palazzo di cittàRiceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di voto dei consiglieri di opposizione sul bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale. Il documento è stato condiviso e sottoscritto dai consiglieri: Alesci, Burgio,  Callea Violetta, Iacona, Sorce, Montana, D’Orsi, Arnone, Ripellino, Scozzari, Terranova. Il consigliere Sica era assente perché fuori sede ma ne ha condiviso in toto il significato politico.

Oggi siamo chiamati a dare seguito all’atto più importante dell’attività amministrativa, l’approvazione del bilancio comunale. Questo bilancio dovrebbe indicare l’orizzonte che questa amministrazione guarda, dovrebbe dirci dove questa amministrazione vuole condurre questa paese. Certo non ci sfugge che l’amministrazione è stata appena eletta e che si è trovata di fronte tante difficoltà, economiche, organizzative, che però conosceva quando si è proposta agli elettori.  Sono passati sette mesi dalle elezioni ed era suo compito presentarci un percorso programmatico che  indicasse come uscire dalla crisi, quali strade intraprendere per avviare lo sviluppo di questa città, ed invece la proposta che oggi abbiamo di fronte e che dovremmo discutere ed approvare ci presenta una situazione in continua crisi. Partiamo dagli indici che misurano la previsione di bilancio. L’autonomia finanziaria che risulta dal bilancio ha una progressione storica che dallo 0,44 del 2011 arriva a 0,75 del 2013, significa che per coprire le spese correnti si fa sempre di più ricorso all’imposizione tributaria,  andamento confermato dal peso delle entrate tributarie rispetto alle entrate correnti che passano dallo 0,35 del 2011 allo 0,68 del 2013; se vogliamo un dato più chiaro basta leggere il peso dei tributi comunali pro capite che passano dalle 509 € del 2011 alle 720,40 del 2013, mai stato così alto; significa che per ogni cittadino, compresi i neonati,  è previsto un peso tributario di 720, 40 €; significa che una famiglia di 4 persone è tenuta a versare annualmente alle casse comunali, per tasse e tributi circa 3 mila €, forse un po’ troppo sia rispetto ai servizi che vengono erogati sia rispetto alla crisi economica che ci affligge, e queste sono solamente le tasse comunali. Si dirà che ci sono stati meno trasferimenti dallo stato e dalla regione, vero, ma questo non poteva esimere l’amministrazione di operare più coscienziosamente nel rapporto spese ed entrate, ma anche in questo caso assistiamo ad un incremento delle spese correnti rispetto al totale delle entrate  che, probabilmente, potevano essere  meglio bilanciate per evitare l’aumento impositivo che è già stato deliberato. Spese correnti che passano da 10,5 milioni di € del 2011 ai 27,4 milioni del 2013, con un aumento, rispetto alla somma imposizione comunale + trasferimenti pari a circa 3,4 milioni. Forse era il caso di riflettere meglio sulle spese correnti prima di deliberare l’aumento dell’IMU, per esempio; ci saremmo aspettati che questo aumento non andasse a coprire l’aumento delle spese correnti, ma dobbiamo renderci conto che questo è avvenuto. Ci saremmo aspettati che ad una maggiore incidenza dei tributi comunali corrispondesse un progetto di sviluppo della città leggibile dal bilancio. E’ questa l’autonomia fiscale propria degli enti locali: aumento le tasse per dare più servizi o migliori servizi; aumento le tasse per realizzare un processo di sviluppo che ho indicato al momento della competizione elettorale. Non ci sembra di poterlo leggere in questo bilancio. Signor sindaco le chiediamo se non si poteva fare meglio nel governo delle spese a fronte della pesante richiesta impositiva; le chiediamo se quell’aumento massimo dell’IMU, delle addizionali comunali, per non parlare delle tariffe acqua e tarsu/tares/tarsu, non poteva essere utilizzato per indicarci dove ci vuole portare. Leggendo questo bilancio ci è sembrato di trovarci di fronte ad un mediocre esercizio contabile, senza anima, senza la politica che ci dovrebbe guidare. Ci è sembrato di rivedere quei bilanci approvati dal commissario straordinario che ci hanno portato a questa situazione. E non possiamo che rimarcare che il percorso indicato dal bilancio non è diverso. Signor sindaco rifletta sull’anticipazione di cassa che passa da 1,7 milioni del 2011 agli 8 del 2012 per arrivare ai 13,3 del 2013, le sembra che questo sia il modo di amministrare? Le è sfuggito che anche la Corte dei Conti aveva qualcosa da obiettare? Non ritiene che questa previsione faccia aumentare il peso debitorio del comune per l’incidenza degli interessi su queste anticipazioni? Non le sembra che in questo modo sottrae a questo consesso il diritto di decidere? Non le sfugge che questa previsione abbia poco della trasparenza richiesta negli atti amministrativi? E ci dica signor sindaco che fine hanno fatto le somme richieste ai cittadini per illegittima occupazione dei beni acquisiti al patrimonio comunale?  li troviamo in quei 3,5 milioni di entrate previste dalla società di riscossione? Anche su questo capitolo non ci dice niente, li troveremo tra gli interessi passivi? Li troveremo tra i prossimi rilievi della Corte dei Conti come poste di previsione inesigibili? Ci è stato detto che potevamo fare emendamenti; ma di quali emendamenti possiamo parlare in un bilancio ragionieristico? Tagliere mille euro da qualche festa per farne un’altra? Non scherziamo, non entriamo in questo gioco. Se quello che aspetta i nostri concittadini per il prossimo futuro si misura su questo bilancio, abbiamo di fronte tempi tristi. Ci dispiace, avremmo voluto considerare diversamente quest’inizio amministrativo; ad essere sinceri ci saremmo aspettati ben altro bilancio; forse un po’ di coraggio in più, visto il fortissimo consenso ricevuto.  Spettava a lei indicarci questo nuovo orizzonte, non lo troviamo, per questo voteremo contro. Signor sindaco attenzioni meglio il peso impositivo che richiede ai cittadini, non si tratta solamente di conti, di numeri, si tratta di cittadini che non ce la fanno a pagare queste tasse, oltre quelle statali.  Si tratta di cittadini che sempre di più sono costretti ai margini della società. Ci faccia vedere che la maggiore richiesta impositiva serve per produrre sviluppo, migliori servizi e lavoro. Riveda questo bilancio e noi saremo pronti ad approvarlo senza remore di parte. Infine, per il futuro, ci auspichiamo che la promessa da lei fatta di presentare il bilancio preventivo per l’anno 2014 agli inizi del nuovo anno venga rispettata.