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I controlli del Nucleo anti-sofisticazioni dei Carabinieri in uno degli asili comunali di Licata hanno lasciato strascichi che vanno al di là del verbale redatto di militari dell’Arma. In buona sostanza – secondo quanto scrivono i genitori di alunni che frequentano gli asili comunali – non possono essere introdotti in classe alimenti, nemmeno se portati da casa. Più di un genitore si è rivolto in forma scritta al primo cittadino Angelo Cambiano. “Le scriviamo per ricordarle che ormai da più di una settimana i nostri figli, utenti delle strutture comunali adibite ad asilo nido, a seguito di disposizioni dirigenziali, non ricevono la somministrazione di alcun tipo di alimento e/o merenda. Ci rendiamo conto – proseguono i genitori – che il divieto è conseguenza di controllo effettuato dal Nas, ma non capiamo perché si continua a vietare la somministrazione di alimenti forniti da noi genitori. La situazione venutasi a creare è la seguente: o ognuno di noi (chi può) recupera i propri figli dalla struttura all’orario al quale, consuetudinariamente, veniva somministrata la merenda, per poterla somministrare presso le rispettive abitazioni, oppure si vede costretto (se per motivi di lavoro o familiari non potesse recarsi presso l’asilo) a lasciare la propria prole in balia dei morsi della fame”. I genitori degli alunni passano quindi a spiegare il perché dell’impossibilità di somministrare alimenti ai piccoli alunni che frequentano gli asili durante le ore di frequentazione scolastica. “Stando a quanto affermano le maestre – si legge ancora nella nota indirizzata al primo cittadino Angelo Cambiano – è stato imposto il divieto assoluto di somministrazione di qualunque tipo di alimento, anche se proveniente direttamente dalle abitazioni dei genitori. Lei crede sia un comportamento consono ad un diligente amministratore quello di vietare che si somministri alcun tipo di alimento anche se non proveniente dalla mensa della struttura e di conseguenza costringere i bambini al digiuno per 4 o 5 ore? La pregheremmo di autorizzare per iscritto le educatrici a somministrare gli alimenti che noi genitori forniamo, fin tanto che non si risolva il problema amministrativo che si è venuto a creare”. Abbiamo sentito anche il punto di vista dell’amministrazione. “Da parte nostra – fanno sapere – siamo al lavoro per ridurre al minimo il disservizio. Possiamo solo assicurare che stiamo monitorando da vicino la situazione e contiamo di dare risposte concrete in tempi brevi”.