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11224270_463840207132544_1346664641112744964_oIl fatto di cronaca di Corso Brasile, riporta in primo piano l’aspetto connesso alla gestione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e oggi nella disponibilità dell’Ente che ad oggi rimangono quasi del tutto abbandonati. Come si ricorderà, l’otto settembre scorso il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimità il rientro del Comune nel Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo e il regolamento sull’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità.

L’edificio confiscato alla criminalità organizzata, contro cui l’altra notte è stata lanciata una bottiglia incendiaria, è sito in Corso Brasile 32, ed è costituito da un piano terra e tre piani superiori di oltre 150 mq ciascuno. Il (solo) piano terra di tale immobile è stato ristrutturato negli anni 2009/2010 con risorse messe a disposizione dalla Regione Siciliana, nell’ambito di un più ampio finanziamento concesso al Comune di Licata, di circa 2,5 milioni di euro, che prevedeva anche la ristrutturazione di altri due immobili per la creazione di una rete territoriale di front-office da destinarsi ai servizi integrati sociali e sanitari. L’immobile in questione, nonostante gli interventi eseguiti, si trova da tempo in completo stato di abbandono. (Fonte e foto pagina Facebook A testa Alta).