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Alla luce della sentenza assolutiva dell’avvocato Balsamo, che fa il paio con quella che vedeva protagonista l’altro ex sindaco di Licata, Angelo Graci, insieme a tante altre di recente memoria, mi viene naturale ribadire: che l’unica cosa positiva della giustizia italiana è rappresentata dal fatto di avere più gradi di giudizio. Ha dell’incredibile constatare che due sindaci di questa nostra città abbiano subito l’onta dell’arresto e successivamente la misura cautelare del divieto di dimora nel comune da essi amministrato, per fatti di cui, alla luce dei successivi atti processuali, sono risultati estranei. Non si può non rilevare che sempre più spesso leggiamo di magistrati smentiti da altri magistrati. Su questa anomalia partiti e legislatori dovrebbero riflettere seriamente e mettere finalmente mano ad una riforma della giustizia che preveda la responsabilità oggettiva dei giudici. Avere il potere di incidere in maniera così forte sulla libertà di altri individui, non può non essere bilanciato dalla garanzia che ogni ipotesi di reato, ogni accusa debba essere vagliata con estrema attenzione. Così come stanno le cose oggi, nessuno risponderà né per il calvario personale vissuto dai due ex sindaci, né per il grave danno d’immagine subito dalla città di Licata, né per aver prematuramente interrotto, nel caso di Angelo Balsamo, il corretto corso della democrazia elettiva.

Angelo Biondi – ex sindaco Licata