L’associazione A testa alta ha espresso un plauso al personale di P.G. del Commissariato di Polizia di Stato di Palma di Montechiaro “per l’eccellente lavoro investigativo che ha portato all’individuazione e al fermo del licatese Mirko Giugno nei cui confronti si ipotizzano reati sessuali a danno di una ragazzina minorenne ospite della struttura stessa.
L’attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato di Palma di Montechiaro – che nei primi giorni di luglio ha consentito di trarre in arresto un altro operatore, il licatese Carmelo Angelo Grillo, finito in carcere per analogo reato, per l’associazione licatese «rappresenta, come altre importanti e delicate indagini dalla stessa Polizia condotte nel nostro territorio, una rassicurante testimonianza della presenza dello Stato e un segnale importantissimo per tutta la città di Licata”.
A testa alta, pur “nel rispetto del principio della presunzione di non colpevolezza e conscia che l’impianto accusatorio dovrà ricevere comunque ulteriori vagli”, ha anche annunciato di aver sollecitato, il 22 luglio, l’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro all’esercizio dei poteri di vigilanza e controllo su tutte le comunità alloggio e strutture analoghe ubicate nel territorio di Licata.
Sempre nella giornata del 22 apposita segnalazione è stata inviata dall’associazione all’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza di Roma per le iniziative che riterrà opportuno avviare, in collaborazione con le istituzioni competenti, in difesa dei diritti dei minorenni direttamente coinvolti nella vicenda giudiziaria e di quelli ospiti delle strutture interessate.
Intanto, la notizia di un terzo arresto. Si tratta di Veronica Cusumano, educatrice in una comunità alloggio di Licata. L’accusa è di aver compiuto atti sessuali con un minorenne ospite della struttura. Come nel caso di Grillo, alcuni organi d’informazione hanno riportato erroneamente che i fatti si siano verificati a Palma.