Si attende l’esito dell’esame del Dna che accerterà l’identità del cadavere ritrovato dieci giorni fa in Contrada Nicolizia. Il test, eseguito dal dottor Cataldo Ruffino dell’università di Catania, servirà per fugare gli ultimi dubbi sul fatto che si tratti del giovane fabbro Angelo Truisi, scomparso dallo scorso 2 gennaio. Gli inquirenti sono costantemente al lavoro con le indagini portate avanti dal commissariato di Polizia di Licata agli ordini del vicequestore Angelo Cavaleri e dalla Squadra mobile di Agrigento coordinata dal dottor Giovanni Minardi. La Polizia intanto è tornata nella villetta della Balatazze stavolta con l’assistenza dei Vigili del Fuoco. E’ stata svuotata e passata al setaccio una cisterna posizionata di fronte all’edificio abbandonato. A calarsi dentro la cisterna, sarebbe stato personale della Scientifica. Non è stato chiarito cosa gli investigatori cercassero all’interno del recipiente, probabilmente attrezzi o altre tracce utili per fare luce sulle modalità di assassinio. Contestualmente, la Scientifica è al lavoro sul veicolo posto sotto sequestro nei giorni scorsi all’interno del quale si continuano a cercare eventuali elementi utili.
Omicidio Balatazze, si cerca in una cisterna (video)
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