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Palma, insieme alla città di Palermo e di Santa Margherita Belice, grazie alla caparbietà dell’ ex sindaco Rosario Gallo, è stata inserita negli scorsi anni nel Parco Letterario del Gattopardo, ma a di distanza di quindici anni ne l’Amministrazione di centro destra guidata dall’ex sindaco Rosario Bonfanti, ne il commissario Rosa Inzerilli, ne tanto meno l’attuale Amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Amato, che ha ottenuto dal consiglio comunale l’uscita dal Parco e la costituzione dell’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa, sono intervenuti al fine di portare avanti le opportunità legate al parco. Sulla questione è intervenuta il consigliere comunale Mafalda Rumè della lista Ama la tua città.

“In occasione di una visita al Parco Letterario dell’altra città “Gattopardiana” di Santa Margherita Belìce – ha dichiarato Rumè – ho avuto modo di constatare che quest’ultima ha sfruttato al meglio le occasioni offerte dal Parco Letterario di cui la nostra città ha fatto parte e che è riuscita a valorizzare le proprie bellezze legate alla storia del “Gattopardo”, divenendo meta ambita di innumerevoli visitatori. Pertanto, trovo incomprensibile che Palma di Montechiaro, la città del “Gattopardo” -continua il consigliere Rumè – così ricca di patrimonio artistico e culturale indiscutibile, non sia inserita in un percorso turistico stabile e non sia meta fissa dei tanti e numerosi turisti appassionati di arte e cultura. Patrimonio che tra latro, ispirò alcune pagine del famoso romanzo il “Gattopardo”, il cui tracciato settecentesco è ancora intatto e leggibile attraverso i passi Letterari del celebre scrittore: come il Palazzo Ducale; la Chiesa Madre, ovvero il Duomo di Donnafugata; il Monastero delle Benedettine dove il principe sgranocchia i “mandorlati che le monache confezionavano su ricette centenarie” e, dove in seguito, il Visconti s’ispirò per l’omonimo film. Pertanto, scrive Mafalda Rumè ritengo, che il Sindaco Pasquale Amato, da un lato abbia fatto cosa saggia nel proporre la costituzione dell’Istituzione culturale Giuseppe Tomasi di Lampedusa che si propone di valorizzare il patrimonio culturale locale e di promuovere, in particolare, la conoscenza e lo sviluppo del territorio; dall’altro, nella qualità di Consigliere Comunale, sposandone e condividendone le finalità, sono orgogliosa di avere votato favorevolmente la proposta della costituzione dell’Istituzione culturale, sottoposta al Consiglio Comunale del 21 novembre dello corso anno L’auspicio conclude la Rumè è che il Sindaco, si attivi in tempi celeri, a dare forma a questo Ente, poiché Palma di Montechiaro ha assoluto bisogno di un organismo che si dedichi in modo serio e professionale, alla valorizzazione e divulgazione del nostro patrimonio artistico. Solo così Palma di Montechiaro potrà finalmente affacciarsi al mondo esterno e diventare attrazione stabile e continua meta di tanti turisti, e nel contempo dare una svolta all’economia locale”.

 

Sin qui l’appello lanciato dal consigliere Rumè. Adesso sta all’Amministrazione cogliere il giusto appello al fine di incrementare il flusso turistico della nostra città.

 

Totò Lombardo.