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Nuovi dati in uscita relativi al 2017 per il settore del gioco d’azzardo. Secondo l’Ipsad si segnala un calo per il segmento del gioco online, che rispetto al 2015-2016 ha perso quasi 3 punti percentuali, attestandosi sotto il 10%, per la prima volta da quando il gioco è stato reso libero in Italia, cioè tra il 2012 e il 2013. Tuttavia si tratta pur sempre di un dato parziale che indica come il gioca venga effettuato quasi esclusivamente da smartphone e da dispositivi mobili e come questo tipo di utilizzo sia ad appannaggio di una fascia di età compresa massivamente dai 22 ai 36 anni. Il gioco online tuttavia è solo una piccola parte di quello che viene speso annualmente in materia di gioco d’azzardo. Al primo posto si confermano le lotterie, con i Gratta & Vinci che si confermano come il gioco più praticato in tutte le zone d’Italia, dalla Sicilia alla Lombardia, passando per Lazio e Campania. Il gioco delle slot machine resta invece uno dei punti cardine per questo settore. In aumento anche i dati che riguardano le scommesse sportive, associate principalmente al calcio professionistico, ma che vengono praticate per quanto riguarda tutti i principali sport.

Ci si divide invece tra giocatori occasionali e utenti abituali che rappresentano circa il 30% del flusso di gioco per il 2017. Gli adulti preferiscono ancora una volta il gioco da computer, invece di quello da smartphone, per quello che riguarda una percentuale piuttosto elevata che si attesta attorno al 71%. Basso il numero di giocate mensili, mentre il tempo medio di durata di una partita sia in caso di vincita che di perdita è sulle due ore. Bisogna poi tenere conto del fatto che alcuni giochi come videopoker o slot machine, essendo molto veloci e rapidi consentono di fare diverse puntata nell’arco di un’ora, a differenza di giochi più complessi come ad esempio il poker sportivo. Gli italiani hanno stabilito un grande legame e un feeling duraturo con i giochi slot machine che sono ormai praticati sia attraverso gioco fisico che nella sua variante digitale. Le nuove regolamentazioni per quanto riguarda la limitazione del gioco d’azzardo a carattere terrestre sono state giustamente comprese da una fascia consistente di pubblico. L’intervento e l’interessamento della politica pare abbia prodotto una maggiore consapevolezza a favore del gioco responsabile.

Le campagne mediatiche hanno fatto il resto, visto che si sono mobilitati anche i primi centri che aiutano i giocatori affetti da ludopatia a tentare di risolvere questo disturbo di natura psicologica. Nonostante questo aspetto, gli italiani durante il 2017 hanno continuato a giocare e a spendere sempre di più, specialmente se mettiamo a confronto i dati che riguardano il 2014 con quelli completi dello scorso anno. Possiamo quindi convenire che l’essere passati da 84 miliardi di euro ai quasi 97 miliardi del 2017 sono un segno di come il fenomeno del gioco d’azzardo stia dilagando in Italia e nel resto d’Europa. Si noti come in alcuni stati come Danimarca, Svezia e Svizzera vi sia grande dibattito con interessamento di un referendum che deciderà le modalità della gestione del gioco in queste nazioni. L’Italia per il momento dovrà fare invece i conti con le entrate dell’Erario e con una legge che andrebbe snellita e resa più chiara.