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La FSI-USAE ha svolto una giornata di sciopero nazionale il 12 maggio organizzando una manifestazione di protesta pacifica davanti a tutte le Prefetture delle ex-Provincie italiane.
Hanno partecipato alla manifestazione anche i dipendenti della Pubblica Amministrazione della ex-Provincia Agrigentina, la protesta è stata organizzata dinanzi alla sede della Prefettura, in Piazza Aldo Moro.
I partecipanti riuniti, dalle ore 9 alle ore 11, sono per lo più lavoratori e lavoratrici impiegati nella pubblica amministrazione.
“Il motivo della protesta – chiarisce, Salvatore Di Natale nella qualità di Segretario Provinciale della FSI-USAE Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei – nasce dalla crescente tensione sociale che si sta generando tra i lavoratori della pubblica amministrazione a causa del mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro bloccato da 8 anni”.
La Segreteria Generale “FSI-USAE, ha quantificato in 250 euro medie pro-capite mensili gli aumenti contrattuali necessari per un reale adeguamento delle retribuzioni al costo della vita nel nostro paese. Il Governo però, forte dello strano accordo/patto fatto con CGIL CISL UIL e FIALS, ha quantificato gli aumenti a 85 euro medie pro capite, rendendo povero e inappropriato il futuro rinnovo contrattuale. Vane sono state, ad oggi le richieste della Segreteria Generale a rivedere la posizione del governo.
Nel corso della manifestazione c’è stato un incontro con il Prefetto Dr. Nicola Diomede, a cui una delegazione sindacale ha rappresentato il disagio dei manifestanti e di tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, ed è stato chiesto di trasmettere la proposta contrattuale al governo centrale, per arrivare ad una responsabile e seria soluzione della vertenza”.