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PlatamoneEsprimersi in questa ricorrenza non è facile, rimane sempre il dubbio di non aver utilizzato le parole giuste. Anche quest’anno scorreranno fiumi di parole sull’8 marzo mentre i notiziari ci informeranno dell’ennesimo femminicidio o del reiterato episodio di stalking, altre violenze resteranno sepolte tra le mura domestiche, i fiorai venderanno fasci di mimose e flotte di donne pseudoemancipate si riverseranno nei locali per celebrare la loro festa. La giornata internazionale della donna, comunemente definita festa della donna, dai più considerata la commemorazione della morte delle operaie di una fabbrica di New York nei primi del 900 e rivendicata da un lato dalle donne sovietiche e dall’altro dai socialisti, dovrebbe essere un momento di riflessione, di ascolto. La diversità di genere ha portato la donna a lottare per conquistarsi un diritto, uno spazio, un ruolo riconosciuto dalla società. Malgrado le conquiste la donna, però, continua ad essere oggetto di violenza, di emarginazione. Per questo è necessario riflettere ed attenzionare sempre la condizione femminile, costruire quotidianamente certezze.  Al di là di tutto ciò che è stato già ottenuto, che per alcune è ancora un miraggio, vorrei rivolgere il mio augurio a tutte le donne comuni che ogni giorno vorrebbero moltiplicare le ore della propria giornata per essere  buone compagne, mamme, donne in carriera e che, nonostante facciano sempre un po’ in più rispetto all’uomo,  rimangono spesso sempre un passo indietro.

 Buon 8 Marzo a tutte le Donne di Licata!

Saverio Platamone