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“In merito alla vicenda dell’abusivismo edilizio che ha investito, e che continua ad investire, l’opinione pubblica, dopo una attenta analisi della situazione e delle norme regionali e statali che disciplinano la materia, l’Amministrazione comunale ha già avviato dallo scorso mese di luglio le procedure, laddove la legge lo consenta, per la dichiarazione di pubblica utilità degli immobili acquisiti al patrimonio comunale, per destinarli a servizi rivolti alla città”.
A preannunciare questo nuovo intendimento dell’esecutivo, é l’Assessore all’Urbanistica e Gestione del Territorio, nonchè al patrimonio comunale, Davide La Giglia che sull’argomento così prosegue:
“Un’altra strada che si vuole percorrere nasce dall’ultimo condono edilizio 2003 ed attiene agli edifici che si trovano nelle condizioni di “inedificabilità relativa” che, sulla base di evidenze riscontrate e contenute in chiarimenti di prassi (circolare dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente n°4/2015) potrebbero essere oggetto di riesame con esiti, si ritiene, favorevoli. Più precisamente si tratta di casi che, qualora fossero riesaminati alla luce dei nuovi orientamenti, potrebbero essere verosimilmente accolti. E’ convinzione di questa amministrazione – convinzione avallata soprattutto da due architetti paesaggisti pianificatori presenti in giunta – che l’abbattimento indiscriminato non é la soluzione al problema, perchè non é funzionale ad una riqualificazione delle coste, ma semplicemente ad una pedissequa attuazione della legge, che applicata a distanza di trent’anni viene percepita dalla popolazione licatese come una vessazione.
Con forza, chiediamo ai competenti organi che questo fenomeno venga prima esaminato, studiato e successivamente affrontato con strumenti che ci permettano di capire cosa va demolito e cosa va recuperato. Nel frattempo al Sindaco e all’amministrazione comunale non resta che continuare ad agire nel rispetto delle leggi in vigore e delle sentenze giudiziarie di cui l’Amministrazione è in possesso.
Riteniamo – conclude l’Assessore La Giglia – che sul tema non vadano disperse le energie, con uno scontro politico che non produrrebbe nulla di utile per la collettività, ma che le stesse vadano concentrate sulla necessità di prendere in esame le legittime aspettative che provengono dal popolo licatese. A nessuno può essere consentito, in questo particolare momento storico, di fare demagogia. Ripeto, e ricordo a chi demagogicamente sta cercando di cavalcare la tigre sulle spalle della gente, agendo senza scrupoli, per mero interesse politico, con delle dichiarazioni che possono soltanto fare male, che già costruire legalmente anche a ridosso del mare è possibile con le procedure previste dalla legge ed il rispetto delle norme derogatorie. Costruire abusivamente, violando le leggi e pretendere poi altre sanatorie impossibili non è invece consentito. Per cui a chi in questi giorni, in città, sta parlando di queste cose con assiduità, facendo discorsi molto generici e campati in area, rivolgo l’invito a dire seriamente e concretamente qual’è la sua proposta. Ma deve essere una proposta inserita in una norma. Caso contrario, meglio stare zitti, e non uniformarsi a quella classe politica che, pur di racimolare qualche voto, racconta frottole, e cerca di scaricare responsabilità sull’Amministrazione comunale, che sta invece agendo nel pieno rispetto delle regole e delle norme in vigore”.