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Comune di PalmaE’ stata spostata dal primo al 20 settembre l’entrata in vigore dell’ordinanza emanata dal sindaco Pasquale Amato con la quale si punta ad un riordino complessivo in materia di pubbliche affissioni. L’ordinanza prevede, innanzitutto, che le affissioni siano consentite soltanto negli appositi spazi individuati dal Comune. Di questi il 30% sarà destinato alle affissioni di natura istituzionale, sociale o comunque prive di rilevanza commerciale che saranno contraddistinte con il logo del comune, la scritta pubbliche affissioni di natura istituzionale” e dalla cornice metallica color canna di fucile. Il rimanente 70% sarà destinato, invece, alle affissioni di natura commerciali, che saranno contraddistinte con il logo del comune e la scritta “pubbliche affissioni di natura commerciale” e saranno contenute in cornici metalliche di colore verde.

Il riordino andrà ad incidere soprattutto sugli annunci mortuari che potranno essere pubblicati solo ed esclusivamente nelle bacheche riservate alle affissioni di natura istituzionale e sociale. Non sarà consentita neppure l’affissione nei muri delle abitazioni dei congiunti dei defunti: gli operatori dei servizi funebri dovranno garantire quest’ultime attraverso delle bacheche mobili per un periodo non superiore ai 5 giorni. Dal primo gennaio 2016, inoltre, i manifesti funebri non potranno avere una dimensione superiore ad un foglio A3.

Per chiunque violi le disposizioni stabilite nell’ordinanza sono previste delle sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo 103,29 euro ad un massimo di 1.032,91 euro. Inoltre, è previsto che il Comune provveda all’immediata copertura dei manifesti non in regola con spese a carico del trasgressore. Queste disposizioni sono finalizzate al raggiungimento di alcuni obiettivi quali quello della salvaguardia dell’ambiente, attraverso il contenimento dei consumi di cellulosa e dell’inquinamento da prodotti a base di petrolio, e di garantire il decoro urbano, mortificato dalla presenza degli annunci mortuari sui muri delle abitazioni, dove rimangono  anche per mesi, e sulla pressoché totalità degli impianti destinati alle pubbliche affissioni.