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EMERGENZA IDRICA: L’ENNESIMO FALLIMENTO DELLA POLITICA SICILIANA. INTERVENTO DELL’EX SINDACO ANGELO BIONDI.

L’atavico problema della carenza d’acqua nella nostra isola è tornato prepotentemente alla ribalta. E ora tutti gridano al pericolo siccità. Il Governo Regionale ha chiesto lo stato di emergenza nazionale ed invoca l’aiuto del Governo Centrale. Non pochi tra gli attuali deputati regionali chiedono interventi urgenti per far fronte all’allarmante riduzione delle riserve di acqua in tutta la Sicilia. La situazione è grave e con la stagione estiva alle porte diventerà drammatica se non si troveranno soluzioni rapide e fattibili. Il dipartimento della Protezione Civile Regionale si è subito prodigato nell’indicare alcuni interventi che prevedono: la riduzione dei consumi delle utenze idropotabili, campagne di informazione e sensibilizzazione per il risparmio di acqua, interventi per reperire risorse alternative (come dissalatori mobili e navi con moduli dissalativi), acquisto di autobotti e silos per la distribuzione in luoghi pubblici, utilizzo di pozzi e sorgenti, e non ultimo la riattivazione degli impianti di dissalazione nei siti dismessi di Porto Empedocle, Paceco-Trapani e Gela. Si torna a parlare, dunque, della necessità dei dissalatori a testimonianza dell’errata programmazione idrica regionale pianificata non molto tempo fa. Nel 2004, il progetto che avevamo presentato per costruire un dissalatore a Licata e che avrebbe liberato la nostra città dalle continue emergenze idriche, ci venne inesorabilmente bocciato. I vertici di Regione, Siciliacque S.p.A. e dell’allora Ato idrico, ci dissero, senza esitazione alcuna, che il tempo dei dissalatori era ormai finito e che ben presto grazie al Piano Regionale di completamento ed interconnessione degli invasi e dei vari sistemi acquedottistici siciliani, il problema acqua sarebbe stato definitivamente risolto, non solo a Licata, ma in tutta la Sicilia. A quanto pare, politici, burocrati e tecnici dell’epoca, si sbagliavano di grosso. I lunghi periodi di scarse piogge che ciclicamente interessano la nostra isola, in mancanza di nuove e consistenti risorse idriche di sottosuolo, confermano che per la Sicilia, l’unica soluzione, certa e duratura, di avere acqua a sufficienza per la popolazione, le campagne e gli animali, è quella di dotarsi di un sufficiente numero di moderni impianti di dissalazione di acqua marina. In passato si è fallito, oggi si può rimediare. Spetta a chi in atto detiene le leve del potere agire di conseguenza. Nel mentre prepariamoci a subire i disaggi di questa ennesima emergenza idrica.

Angelo Biondi