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Tari ed esternalizzazione del servizio di riscossione tributi, l’ex Giunta e gli ex consiglieri vicini all’Esecutivo replicano dopo la presa di posizione di 16 ex consiglieri comunali. 

Ancora una volta alcuni ex consiglieri hanno perso l’occasione di stare zitti per evitare le loro solite magre figure. Abbiamo letto il loro comunicato su alcune ingiunzioni di pagamento che sono state annullate in Commissione Tributaria per vizi di notifica da parte dell’ente riscossore. Innanzitutto vorremmo sottolineare come alcuni tra i firmatari del documento sono proprio quelli che hanno esternalizzato il servizio tanto criticato nel 2012 quando erano già amministratori. La nostra Amministrazione stava lavorando all’internalizzazione della riscossione tributi con un apposito ufficio di cui avevamo individuato sia il funzionario responsabile in una persona di altissima competenza, sia coloro che ne dovevano fare parte ed infine anche i luoghi destinati a tale servizio (gli uffici di Viale 24 Maggio). Con il loro gesto irresponsabile del 9 agosto hanno interrotto tale processo che avrebbe comportato di certo notevoli risparmi ai contribuenti licatesi. Entrando nel merito, in attesa di ulteriori riscontri, vorremmo sottolineare come qualche mese fa erano stati pubblicati comunicati dello stesso tenore per alcune sospensive concesse dalla Commissione Tributaria (come è prassi per ricorsi di certi importi) relativamente a ricorsi poi vinti dall’Ente nel merito. La questione delle poste private ha diversa e controversa giurisprudenza ma, di fatto, pare consolidarsi l’idea che alcuni atti (quali quelli di cui si parla) possono essere notificati anche da poste private autorizzate. Nonostante ciò anche su questo eravamo intervenuti con il Concessionario concordando le notifiche per le vie ordinarie. Tutto questo lavoro rischia adesso di essere perso per colpa di 21 Consiglieri Comunali che hanno deciso di fare la campagna elettorale per le Regionali, ammiccando a fette di elettorato ben preciso, sulle spalle dei cittadini licatesi privandoli di una amministrazione e destinando il Paese a 10 lunghi mesi di commissariamento.

Angelo Cambiano
Daniele Vecchio
Annalisa Cianchetti
Luigi Cellura
Gaetano Piccionello
Davide La Giglia
Chiara Ferraro
Tiziana Zirafi
Elio D’Orsi
Giuseppe Territo
Giuseppe Scozzari
Baldo Augusto
Francesco Carità